Il trasporto ferroviario

ROMA. OGGI IL DECRETO MILLEPROROGHE IN CONSIGLIO DEI MINISTRI: RINVIO PER LA LIBERALIZZAZIONE DELLE FERROVIE

ROMA. OGGI IL DECRETO MILLEPROROGHE IN CONSIGLIO DEI MINISTRI: RINVIO PER LA LIBERALIZZAZIONE DELLE FERROVIE

Il Governo ferma la liberalizzazione ferroviaria contenuta nella Finanziaria e la rinvia al disegno di legge BersaniBianchi: “Finché io sarò ministro dei Trasporti non si realizzerà mai una liberalizzazione senza che prima sia stato trovato un accordo con le FS su quale sia il servizio universale da coprire”

Sarà ufficiale oggi il rinvio della liberalizzazione ferroviaria.
Contenuta nella manovra Finanziaria la liberalizzazione delle ferrovie si ferma un turno alla casella del decreto "Milleproroghe", L'esame in giornata del Consiglio dei Ministri.
Per la liberalizzazione si sostiene da più parti c'è la necessità d'un rinvio di un altro anno per  consentire al ministero dei Trasporti di fare una ricognizione sui treni da coprire con il servizio universale.

"Finché io sarò ministro dei Trasporti non si realizzerà mai una liberalizzazione senza che prima sia stato trovato un accordo con le FS su quale sia il servizio universale da coprire – ha spiegato il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi -. Nel Ddl Bersani si davano sei mesi di tempo al mio ministero per fare una ricognizione e individuare i treni da coprire con il servizio universale. Nella norma della Finanziaria questo tempo è ridotto a trenta giorni, cosa che rende impossibile questo percorso".

Grazie al "milleproroghe" viene rivisto il comma 253 delL'articolo 2, rendendo effettivo lo spostamento da 30 giorni ad almeno un anno il tempo a disposizione del ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi per definire la mappatura dei servizi universali delle Fs.
Il tutto, in pratica, riportando ad una ipotetica casella del via da identificarsi con L'articolo 12 del ddl Bersani che prevedeva 6 mesi di tempo, contro i 30 giorni fissati in Finanziaria.

Lo stop alla liberalizzazione poggia su motivazioni tecniche che è lo stesso ministero dei Trasporti a rendere note. Il ministro Bianchi fa infatti riferimento a due regolamenti Ue che entreranno in vigore nel dicembre 2009 e che "impattano in modo sostanziale sul quadro normativo di riferimento del trasporto ferroviario sulla media e lunga percorrenza". Per adeguarsi ai contenuti dei nuovi regolamenti, il ministero dei Trasporti effettuerà quindi un'indagine nel 2009 per definire "i nuovi assetti del settore – liberalizzazione, obblighi di servizio pubblico – in tempi congrui con L'entrata in vigore delle nuove norme comunitarie e quindi evitare un disallineamento delL'Italia rispetto agli altri Paesi comunitari".

In pratica L'intera questione della liberalizzazione viene rimandata al disegno di legge Bersani, al momento L'esame del Senato.Manu Mich. – clickmobility.it

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