Al centro l'emendamento alla legge Finanziaria Sindacati: “Colpo di mano che realizza una forma di liberalizzazione sbagliata e nociva per gli interessi della collettività, privatizzando gli utili e socializzando le perdite”
Le segreterie nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fast-Ferrovie, Ugl trasporti, Orsa Ferrovie decideranno oggi dello sciopero di 24 ore previsto per metà gennaio.
La decisione nasce in merito alle scelte del Governo che, sottolineano i sindacati, "ha presentato un emendamento alla legge Finanziaria che smentisce e ribalta i contenuti dell’intesa raggiunta il 18 luglio 2007".
"La giornata di venerdì – spiegano in un comunicato unitario i sindacati – ha registrato una brutta pagina per il trasporto ferroviario, per i lavoratori del settore e per i cittadini ai quali mancherà una quota rilevante del servizio ferroviario.
Si sommano negativamente le decisioni che il Parlamento sta assumendo attraverso gli emendamenti alla legge Finanziaria e l’aggravarsi dei problemi aperti dal Gruppo FS".
Per i sindacati il Governo 'smentisce' gli accordi e commette una "grave violazione degli impegni sottoscritti. Si configura, contrariamente a quanto previsto nell’intesa di luglio, una separazione netta tra il servizio ferroviario commercialmente redditizio, e il restante servizio, che rappresenta la parte prevalente.
Si tratta di un colpo di mano che realizza una forma di liberalizzazione sbagliata e nociva per gli interessi della collettività, privatizzando gli utili e socializzando le perdite.
Solo i pochi servizi redditizi saranno contesi tra le diverse imprese e remunerati dal mercato, mentre sul resto del trasporto ferroviario grava l’incognita della insufficiente compensazione che provocherà un forte ridimensionamento a causa della scarsa disponibilità di risorse, aggravando ulteriormente lo squilibrio a favore del trasporto su gomma".
"Niente è previsto in materia di clausole sociali – si legge ancora nel comunicato unitario -, sempre in violazione dell’accordo di luglio, mentre la regolazione della materia nel disegno di legge che riguarda il trasporto regionale è largamente insufficiente".
L’incontro di venerdì con Agens sul contratto collettivo, per ciò che riguarda il 2007, "si è rivelato inconcludente e sostanzialmente ostativo ad una soluzione positiva della vertenza, la proposta economica avanzata dalle controparti è irricevibile e rappresenta meno di un terzo della piattaforma a suo tempo avanzata.
Ancora più preoccupante e negativo è stato l’esito dell’incontro di con FS, che seguiva l’intesa del 7 dicembre.
Nessuna presa di posizione di FS si registra in merito a quanto accade in Parlamento e che vanifica il Piano di Impresa proposto a luglio e mette a grave rischio l’integrità dell’azienda ed il volume dei servizi erogati.
Pretendiamo risposte concrete sul tema della sicurezza, visto il ripetersi di tragici incidenti mortali sul lavoro".
"Non è previsto nessun intervento coerente e concreto, da parte di FS, in grado di garantire la tenuta produttiva, già in grande difficoltà per la scarsità di personale che, nonostante eccessivi carichi di lavoro e straordinari, comporta disservizi crescenti e soppressione di treni.
Tutto è destinato ad aggravarsi pesantemente considerando che a fine anno sono previsti, così come confermato dall’azienda al tavolo, altri 3.000 pensionamenti.
La gravità della situazione è tale che richiede la più ferma e convinta risposta di tutti i lavoratori del settore".
La scelta dello sciopero di 24 ore è para alle segreterie nazionali una logica conseguenza e, con tutta probabilità, oggi decideranno la data precisa, anche se indicativamente si parla della metà di gennaio.
I perchè dello sciopero si identificano in quattro punti specifici:
– contro la riduzione del trasporto ferroviario ai soli treni redditizi
– contro l’affossamento del trasporto ferroviario universale
– per la tutela del lavoro, dell’occupazione e del reddito
– per costringere FS a garantire condizioni di lavoro rispettose dei contratti e degli accordi.Manu Mich. – clickmobility.it