La speciale classifica sull'eco mobilità in 50 città realizzata da Euromobility e Kyoto Club, in collaborazione con Assogasliquidi e Consorzio Ecogas, verrà presentata domani Fondazione Europea Dragan
Che cosa si sta facendo nelle città italiane per combattere L'emergenza traffico e smog?
A fornire ragguagli sarà domani il primo rapporto "Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città", realizzato da Euromobility e Kyoto Club, in collaborazione con Assogasliquidi e Consorzio Ecogas, che si terrà presso la Fondazione Europea Dragan.
Il rapporto trae origine dL'omonimo progetto di ricerca, nato dalla constatazione che il sistema dei trasporti urbani, dominato dalla crescita della domanda di mobilità e dall’aumento dello squilibrio modale a favore del trasporto privato, sta diventando sempre meno sostenibile.
"Fortunatamente, negli ultimi anni si è assistito al proliferare di numerose iniziative, molto spesso figlie della necessità per gli amministratori locali di rispettare i limiti imposti dalla normativa nazionale e comunitaria sulla qualità dell’aria – spiegano in Euromobility -.
In questi casi, tuttavia, si registra spesso una mancanza di coerenza e di integrazione nelle azioni intraprese. Laddove ci sono favorevoli condizioni meteoclimatiche o, nel peggiore dei casi, non esistono dei dati sulla qualità dell’aria, non si vedono segnali di innovazione e di coraggio da parte degli Amministratori e non si registrano miglioramenti e nuove opportunità nel mercato della mobilità".
Il lavoro è stato finalizzato ad individuare le differenti misure di intervento messe in campo dalle amministrazioni locali, discriminando:
– gli impegni assunti dalle Regioni, ivi compresi i protocolli sottoscritti con Province e Comuni;
– le misure messe in campo dai singoli Comuni, concentrando l’attenzione su tutte le realtà con più di 100.000 abitanti (43 città in totale) e su altre 7 città individuate in base alla popolazione e alla dislocazione regionale.
Per quanto attiene ai singoli Comuni, la ricerca sulle misure promosse e implementate affianca un’attività parallela in grado di confrontare le differenti realtà sulla base di opportuni indicatori di mobilità.
Partendo dalle buone pratiche rilevate, vengono infine scelti due o tre casi studio per i quali si svolgerà una contabilizzazione energetico-ambientale ed una valutazione dei risultati ottenuti.Manu Mich. – clickmobility.it