I servizi pubblici nelle 5 province del Lazio

ROMA. SERVIZI PUBBLICI: I CITTADINI BOCCIANO I TRASPORTI. PRESENTATA INDAGINE EURES

ROMA. SERVIZI PUBBLICI: I CITTADINI BOCCIANO I TRASPORTI. PRESENTATA INDAGINE EURES

Presentati risultati dell'indagine  “Accessibilità, qualità ed efficienza dei servizi pubblici nel Lazio: l’opinione dei cittadini” commissionata all’istituto Eures dal consigliere regionale Luigi CanaliProposta di legge per la nascita dell’Osservatorio sui servizi pubblici regionali

Presentati ieri alla Pisana i risultati dell’indagine “Accessibilità, qualità ed efficienza dei servizi pubblici nel Lazio: l’opinione dei cittadini”, commissionata all’istituto Eures dal consigliere regionale Luigi Canali (Pd), attualmente presidente della Commissione Sanità, e primo firmatario di una proposta di legge sull’istituzione di un Osservatorio sui servizi pubblici regionali.

L’indagine dell’Eures è stata effettuata attraverso un campione rappresentativo delle 5 province del Lazio, nei piccoli, medi e grandi comuni.
Le domande hanno riguardato alcuni fra i principali servizi pubblici, in particolare:  i trasporti pubblici urbani e extraurbani, i treni regionali e locali, la scuola, l’Università, i servizi per la ricerca di un’occupazione, la sanità e i servizi socio-assistenziali destinati ai bambini e agli anziani e i servizi di sicurezza (Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza).

Per ciascun servizio è stato chiesto ai cittadini di esprimere sia una valutazione di apprezzamento/gradimento generale (attraverso un “voto scolastico” compreso tra il valore minimo di 1 e il valore massimo di 10), sia un giudizio specifico su alcuni aspetti fondamentali dell’offerta, quali l’adeguatezza delle strutture e dei macchinari, la competenza e la cortesia del personale o l’efficacia stessa del servizio prestato.

I dati presentati dal presidente di Eures, Fabio Piacenti, sottolineano un buon gradimento per l’Università (6,3), gli ospedali pubblici (6,2) e la scuola pubblica (6,1), mentre gli autobus extraurbani e i trasporti pubblici urbani si posizionano all’ultimo posto, con voti medi rispettivamente di 5 e 4,9. Ma soprattutto, si registra un’alta percentuale di voti di eccellenza (quelli compresi tra 8 e 10) sul fronte della professionalità e la competenza di determinate categorie di lavoratori del settore pubblico: i docenti universitari (37,8%), i medici (25,1%), gli infermieri (22,1%).

In generale, è proprio la componente umana (professionalità, competenza, cortesia) a raccogliere i giudizi più alti, compensando le carenze spesso emerse a livello delle strutture, delle tecnologie e delle attrezzature.

Nel suo intervento Canali è tornato sull’Osservatorio sui servizi pubblici regionali “È un modo per ridurre la distanza tra politica e cittadini – ha dichiarato – per elaborare politiche più equilibrate e condivise e per conoscere, al di là dei pregiudizi e dei luoghi comuni, le opinioni e le esperienze degli utenti sullo stato dei servizi pubblici”.

“Senza dimenticare – ha aggiunto Canali – le eccellenze e le buone pratiche, che non mancano nella nostra Regione, anche in settori, come la sanità, che solo all’apparenza sembrano allo sbando”.

L’Osservatorio, da istituire presso la presidenza della Giunta regionale, è configurato come un organismo di supporto per le attività di programmazione, gestione e valutazione dei servizi pubblici regionali, in armonia con l’articolo 7 dello Statuto, che prevede di assicurare in tutto il territorio adeguati livelli qualitativi e quantitativi di servizi.

Tra i suoi compiti:
– condurre indagini ed analisi sulle tendenze di mercato;
– favorire l’efficienza, l’economicità, l’accessibilità, la continuità e la trasparenza dei servizi;
– promuovere la partecipazione degli utenti alle procedure di valutazione e l’istituzione di tavoli di conciliazione delle controversie tra gestori dei servizi e cittadini.

Una proposta di legge che finirà all’esame del Consiglio entro il primo semestre del 2008, come ha assicurato il presidente dell’assemblea legislativa regionale, Guido Milana (Pd) “Nel quadro di una revisione globale del complesso sistema di osservatori regionali, è pur vero che ci dobbiamo dotare di strumenti di indagine per leggere meglio la realtà socio-economica che quotidianamente governiamo. Il progetto di legge presentato da Canali va certamente in questa direzione e godrà di tutta l’attenzione possibile da parte dell’aula che presiedo. Quanto ai risultati dell’indagine Eures, ne terremo conto sin da subito. In taluni settori, come la Sanità, possiamo agire direttamente, in altri, come i trasporti, bisognerà concertare gli interventi con le aziende che praticamente erogano il servizio”.
Manu Mich. – clickmobility.it

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