Le nuove stazioni affidate ad architetti di fama internazionale italiani e stranieri

BRUXELLES. LA METROPOLITANA REGIONALE CAMPANA IN MOSTRA PRESSO LA COMMISSIONE EUROPEA

BRUXELLES. LA METROPOLITANA REGIONALE CAMPANA IN MOSTRA PRESSO LA COMMISSIONE EUROPEA

l'opera campana ha visto dal 2000 ad oggi il realizzo di 42,5 km di linee e 30 fermate e stazioni: si tratta della più grande opera pubblica in corso in Italia dopo la Tav, con 8 miliardi di euro d'investimenti, di cui 2,8 miliardi già spesi

Il Commissario europeo per le Politiche regionali, Danuta Hubner, ha inaugurato insieme al presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, al sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino e L'ambascia- tore italiano del Belgio, Sandro Siggia, la mostra "METROPOLIS – La sfida del trasporto su ferro a Napoli e Campania".

L'esposizione – già allestita alla Biennale di Venezia e a Castel delL'Ovo a Napoli – rimarrà alla Com- missione europea (Palazzo Berlaymont) fino al 29 giugno prossimo e probabilmente verrà anche pro- lungata di altri dieci giorni, per poi spostarsi in altre importanti città del mondo.

La delegazione italiana – composta anche, tra gli altri, dL'assessore ai Trasporti della Regione Campa- nia, Ennio Cascetta, dall’amministratore delL'EAV (Ente Autonomo Volturno, holding regionale dei trasporti) Alessandro Rizzardi, e dal presidente di MN Metropolitana di Napoli SpA, Giannegidio Silva – ha illustrato al Commissario europeo lo stato di avanzamento dei lavori della metropolitana regionale della Campania.

Dal 2000 sono stati realizzate 42,5 km di linee e 30 fermate e stazioni: si tratta della più grande opera pubblica in corso in Italia dopo la Tav, con 8 miliardi di euro d'investimenti, di cui 2,8 miliardi già spesi.

Altra particolarità del progetto, è che le nuove stazioni della metropolitana regionale sono state affidate ad architetti di fama internazionale italiani e stranieri, che – riuniti per la prima volta al mondo insieme per un unico e complesso progetto – hanno accettato questa sfida a confrontarsi con il territorio di Na- poli e della Campania, da Zaha Hadid ad Anish Kapoor, da Alvaro Siza a Dominique Perrault, da Richard Rogers a Peter Eisenman, da Silvio D’Ascia a Massimiliano Fuksas, Mario Botta, Uberto Siola, Hans Kollhoff, solo per citarne alcuni.

Attualmente sono aperti 40 cantieri tra Napoli e il resto della regione, con una forza lavoro considere- vole. Non ci sono riscontri con altre regioni e città italiane che siano attualmente impegnate in un piano dei trasporti così ampio: la sola città di Napoli ha 3 linee attive e 4 in corso di potenziamento, con altre 2 in programma, per un totale, a regime, di 9 linee, lunghe complessivamente 90 km e con 100 stazioni. In più, in Campania il sistema prevede linee su ferro e interscambi anche nei numerosi Comuni delL'area metropolitana del capoluogo, e nelle altre province di Salerno, Caserta, Benevento e Avellino, in modo da formare un'unica grande rete integrata regionale.

Gli effetti di questo piano si stanno già vedendo, si è infatti registrato un aumento generale del 35-40% dei passeggeri trasportati dai mezzi pubblici negli ultimi 6 anni, con una riduzione di oltre 234mila auto al giorno in tutta la Campania, e del 40-60% dei valori massimi delle concentrazioni medie annue nel- L'aria degli inquinanti più nocivi.

Ciò è dovuto anche al nuovo sistema di biglietti integrati UNICOCAMPANIA, che dal 2003 consente con un solo tipo di ticket di utilizzare tutti i mezzi delle 14 aziende di trasporto pubblico locale: un'integra- zione totale, che non ha eguali in Italia, e che già oggi comprende ogni giorno 1.500 corse di treni e 27.600 di autobus in tutti i 551 Comuni delle 5 Province della Campania.

Progetti che prevedono anche la riqualificazione urbanistica delle aree circostanti le stazioni, con nuove zone verdi e pedonali, servizi, poli di aggregazione e per il tempo libero, nuovi collegamenti stradali: tutto questo soprattutto nelle zone periferiche e un tempo degradate, che acquistano così finalmente una dimensione di vivibilità e di nuova centralità grazie proprio alla metropolitana. Stazioni che in molti casi sono state anche abbellite con opere d'arte contemporanea al loro interno, e che saranno arric- chite dai reperti archeologici ritrovati nel sottosuolo nel corso degli scavi per i lavori, acquistando così anche una funzione turistica del tutto originale.Manu Mich. – clickmobility.it

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