Trasporti e ambiente

STRASBURGO. IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE DI RIDURRE LE EMISSIONI DI CO2 DELLE AUTO ENTRO IL 2015

STRASBURGO. IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE DI RIDURRE LE EMISSIONI DI CO2 DELLE AUTO ENTRO IL 2015

Il Parlamento punta all'istituzione di un sistema di penali e ad una migliore pubblicità delle prestazioni ecologiche delle auto, alla messa a punto di incentivi fiscali e sistemi di rottamazione per rinnovare il parco macchineDeterminante anche agire su stile di guida, biocarburanti e viabilità

Il Parlamento delL'Ue chiede di ridurre fino a 125 g/km le emissioni di CO2 delle auto entro il 2015, con il solo ricorso a miglioramenti tecnici dei veicoli.
Sollecitando obiettivi a lungo termine più ambiziosi il Parlamento punta L'istituzione di un sistema di penali e una migliore pubblicità delle prestazioni ecologiche delle auto, nonché alla messa a punto di incentivi fiscali e sistemi di rottamazione per rinnovare il parco macchine.
Secondo passaggio la necessità di agire agire su stile di guida, biocarburanti e viabilità.

Approvando la relazione di Chris Davies (ALDE/ADLE, UK), il Parlamento nota anzitutto che circa il 19% delle emissioni di CO2 (biossido di carbonio o anidride carbonica) delL'Unione europea è prodotto da autovetture e veicoli utilitari leggeri, «con volumi assoluti in continua crescita» dovuti soprattutto L'aumento del parco auto e alla crescente potenza delle nuove auto. Accoglie quindi con favore il progetto della Commissione di presentare un quadro giuridico UE per giungere L'obiettivo di ridurre le emissioni medie di CO2.

Il Parlamento, tuttavia, riconosce che L'industria automobilistica ha bisogno di un periodo tra i 5 e i 7 anni per modificare la progettazione dei veicoli nel modo più economico e che occorrono anche "misure supplementari" (come L'uso di biocarburanti) per permettere la riduzione delle emissioni. Pertanto, propone che siano stabiliti obiettivi annuali vincolanti a partire dal 2011 allo scopo di promuovere miglioramenti tecnici ai veicoli al fine di garantire che, «solo con questi strumenti», le emissioni medie di tutte le autovetture immesse sul mercato UE nel 2015 non superino i 125 g di CO2/km. D'altra parte, invita la Commissione a presentare proposte legislative e misure tali da garantire, tramite azioni complementari nel contesto delL'approccio integrato, riduzioni delle emissioni di 10 g di CO2/km al fine di conseguire il valore complessivo di 120 g di CO2/km.

Inoltre, i deputati insistono sulla necessità che, a partire dal 1° gennaio 2020, le emissioni medie non superino i 95 g di CO2/km. A tal fine, ritengono che L'UE dovrebbe fornire sostegno alla necessaria promozione delL'innovazione attraverso il Settimo programma quadro di ricerca e sottolineano la necessità di una promozione più intensa della ricerca e dello sviluppo di veicoli ad emissioni zero, come i veicoli elettrici o a idrogeno. Ma già entro il 2016, secondo i deputati, dovrebbero essere definiti obiettivi a più lungo termine da parte della Commissione, dopo una dettagliata valutazione delL'impatto costi/benefici. Al riguardo, prevedono che questi obiettivi «richiederanno forse ulteriori riduzioni delle emissioni a 70 g di CO2/km o ancor meno entro il 2025».

D'altra parte, il Parlamento propone L'introduzione al 1° gennaio 2012 di un nuovo meccanismo di mercato chiuso, il sistema di riduzione delle quote di carbonio (CARS), in base al quale i costruttori e gli importatori saranno soggetti a penali in proporzione a eventuali superamenti dei limiti di emissione per autovettura venduta. Tali penali, è precisato, dovrebbero essere fissate in modo prevedibile e rigoroso, con la possibilità di essere compensate mediante crediti riscattabili concessi alle autovetture nuove dello stesso produttore con emissioni inferiori ai valori limite. Il gettito delle penali, suggeriscono i deputati, potrebbe essere utilizzato per finanziare la ricerca volta a ridurre le emissioni di CO2 e per fornire aiuti al trasporto pubblico locale.

Allo stesso tempo, il Parlamento invita la Commissione a tenere conto della fattibilità tecnica, delL'efficacia sotto il profilo dei costi, delL'impatto ambientale e delL'acquistabilità delle nuove automobili nelL'arco del loro ciclo di vita L'atto delL'adozione di misure legislative vincolanti che potrebbero influenzare il ritmo del rinnovo del parco auto. Anche perché rileva che le norme comunitarie disciplinano un mercato di 17-18 milioni di veicoli L'anno e, pertanto, si attende che un'ambiziosa politica UE di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra «stimoli una crescita economica basata sulla conoscenza e la creazione di posti di lavoro nelL'industria delL'indotto automobilistico».

Nel sottolineare L'importanza di permettere a veicoli particolari di superare i limiti di emissione per evitare distorsioni eccessive del mercato automobilistico, il Parlamento si dice favorevole a fornire forti incentivi per conseguire riduzioni delle emissioni. Ritiene tuttavia che il futuro regime «non dovrebbe ricompensare … i costruttori di veicoli storicamente più inquinanti» che, invece, dovrebbero «contribuire in misura maggiore alla riduzione di CO2». Andrebbero piuttosto premiate le tecnologie più avanzate e i combustibili alternativi che limitano i gas ad effetto serra (ibridi, idrogeno, veicoli elettrici o altri combustibili alternativi). La Commissione dovrebbe quindi presentare proposte che tengano conto delle differenze tra dimensioni delle auto e costi tecnologici connessi al conseguimento della riduzione delle emissioni e della possibilità economica che diversi tipi di clienti acquistino nuove autovetture, «assicurando sia la diversità che L'equità sociale».

Il Parlamento incoraggia la Commissione a introdurre nuove misurazioni e standard che possano consentire la definizione di un valore fisso che associ la riduzione della CO2 a utili miglioramenti nelle specifiche delle automobili il cui uso dipenderà dal comportamento del singolo conducente. Cita, ad esempio, gli indicatori del cambio di velocità, L'uso di econometri, una climatizzazione altamente efficiente, migliori lubrificanti, i sistemi di avviamento/spegnimento a regime minimo, i pneumatici a bassa resistenza L'avanzamento e sistemi di controllo della pressione dei pneumatici.

«Non avendo alcuna fiducia nella possibile efficacia della proposta di accordo volontario sulla pubblicità delle autovetture nuove», il Parlamento invita la Commissione a presentare una proposta volta a introdurre obblighi giuridici in materia di etichettatura, pubblicità e commercializzazione delle autovetture nuove nel mercato interno, in modo da fornire informazioni esaurienti e comprensibili ai consumatori. Andrebbero quindi fissati requisiti minimi obbligatori e uniformi per la visualizzazione di informazioni sui risparmi di carburante e sulle emissioni di CO2 delle nuove auto, sugli autoveicoli stessi, nella pubblicità, nella letteratura commerciale e promozionale e negli autosaloni. Come nel caso dei pacchetti di sigarette, raccomanda in particolare, di dedicare almeno il 20% dello spazio dedicato alla promozione di nuove auto a informazioni sui risparmi di carburante e sulle emissioni di CO2. Propone inoltre L'introduzione di un codice vincolante per la pubblicità che vieti le indicazioni ecologiche false e di un sistema di valutazione delle prestazioni ambientali "stella verde".

I deputati, d'altra parte, chiedono agli Stati membri di incoraggiare la domanda di autovetture con minori emissioni ricorrendo, in particolare, a misure fiscali. Invitano pertanto la Commissione e gli Stati membri ad introdurre incentivi economici per il ritiro dalla circolazione delle vecchie auto e a garantire che una parte delle tasse sugli autoveicoli sia modulata in base alle emissioni di CO2 e di altre sostanze inquinanti. Appoggiano, inoltre, una tassazione delle autovetture e dei carburanti alternativi basata sulle emissioni di CO2, in modo da stabilire gli incentivi adeguati per i consumatori e per L'industria.

Il Parlamento preme anche per L'adozione di misure supplementari che riguardano il comportamento dei conducenti e le infrastrutture, «che pure hanno un elevato potenziale in termini di prevenzione delle emissioni di CO2».
L'intento è quello di promuovere uno stile di guida attento ai consumi, ai biocarburanti e al miglioramen to dei sistemi di gestione del traffico. D'altra parte, temendo che il maggior uso di biocarburanti aumenti il prezzo degli alimenti e una più rapida distruzione delle foreste, il Parlamento sollecita norme di certificazione rigorose per i biocarburanti d'importazione, chiedendo di valutare le potenzialità dei combustibili gassosi alternativi (come il gas naturale) e il lancio di una campagna europea sulla guida eco-compatibile. In proposito, ritiene che la patente di guida debba essere rilasciata unicamente a chi ha completato un corso di guida eco-compatibile.

La Commissione dovrebbe presentare entro la fine delL'anno una proposta legislativa riguardo alle emissioni di CO2 da parte delle auto, sulla quale il Parlamento dovrà pronunciarsi nelL'ambito della procedura di codecisione. Manu Mich. – clickmobility.it

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