Presenti alla conclusione delle operazioni di collaudo della TBM l'assessore alla Mobilità, Mauro Calamante, il presidente e l'amministratore delegato di Roma Metropolitane, Chicco Testa e Federico Bortoli, ed i tecnici di Roma Metropolitane e delle imprese riunite in Associazione temporanea per la costruzione della Linea B1
È pronta negli stabilimenti della Herrenknecht la prima delle talpe meccaniche che scaveranno le gallerie della Linea B1 della metropolitana di Roma.
Sei metri e ottanta il diametro dello scudo frontale, dieci metri la lunghezza della scavatrice, cento metri la lunghezza del backup della macchina: questi i numeri principali della “Tunnel Boring Machine” (TBM) che scaverà le gallerie della Linea B1 della metropolitana di Roma. Saranno due le TBM – dette anche “talpe meccaniche” – che verranno impiegate per lo scavo dei tunnel della B1. La prima di queste complesse macchine è pronta e collaudata negli stabilimenti della Herrenknecht di Schwanau, in Germania, primaria azienda a livello internazionale specializzata in macchine scavatrici.Si sono concluse ieri a Schwanau le operazioni di collaudo della TBM che è stata ufficialmente consegnata all’impresa appaltatrice della Linea B1. Hanno partecipato l’assessore alla Mobilità, Mauro Calamante, il presidente e l’amministratore delegato di Roma Metropolitane, Chicco Testa e Federico Bortoli, ed i tecnici di Roma Metropolitane e delle imprese riunite in Associazione temporanea per la costruzione della Linea B1.
La TBM appena costruita scaverà uno dei due tunnel a partire dal pozzo della stazione Conca d’Oro in direzione Bologna, al termine di una lunga e complessa fase di montaggio che sarà avviata all’interno del pozzo all’inizio del 2008. Nel corso dello scavo, il cui inizio è previsto entro l’estate 2008, in anticipo rispetto al cronoprogramma che ne individuava l’inizio entro la fine del 2008, lavoreranno sulla macchina squadre di circa 12 operai specializzati che si alterneranno in turni per coprire l’intero arco delle 24 ore. La TBM lavora 25-30 metri dal piano stradale nel sottosuolo ad una pressione di 5 bar in grado di contrastare la spinta del terreno e dell’acqua.
Manu Mich. – clickmobility.it