Trasporti e ambiente

BRUXELLES. LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA DIRETTIVA PER 'AUTO VERDI' ENTRO IL 2012

BRUXELLES. LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA DIRETTIVA PER 'AUTO VERDI' ENTRO IL 2012

La proposta mira a ridurre il consumo di carburante dei veicoli e le  emissioni di CO2La riduzione proposta dalla Commissione è di 120 grammi di CO2 emessa per chilometro, con Un'ulteriore diminuzione di 10 g/km da raggiungere attraverso una maggiore efficienza dei carburanti, del sistema di condizionamento e dei pneumatici

E' stata presentata ieri la direttiva che punta alle auto meno inquinanti.
La Commissione europea ha adottato una proposta che mira a ridurre il consumo di carburante dei veicoli da strada e le loro emissioni di CO2. La riduzione proposta dalla Commissione è di 120 grammi di CO2 emessa per chilometro, con un'ulteriore diminuzione di 10 g/km da raggiungere attraverso una maggiore efficienza dei carburanti, del sistema di condizionamento e dei pneumatici.
I costruttori dovranno raggiungere L'obiettivo di 130 con nuove tecnologie, 130 che diventeranno 120 grazie L'uso di biocarburanti.

Una riduzione è possibile se il comparto pubblico opterà per L'acquisto di veicoli meno inquinanti ed economici per integrare il parco vetture del trasporto pubblico, con grandi benefici per i cittadini.

"Bisogna sostenere – ha dichiarato Jacques Barrot, vice presidente della Commissione responsabile dei trasporti – i crescenti sforzi dei poteri pubblici per promuovere i veicoli meno inquinanti ed economici in energia, garantendo ai costruttori che le regole del mercato saranno uguali in tutta L'Unione europea".

La proposta di direttiva introduce  aspetti ambientali nei mercati pubblici dei veicoli e dei servizi di trasporto. Come criterio di attribuzione dei veicoli, i poteri pubblici utilizzeranno i costi delle emissioni di CO2, degli agenti inquinanti e del consumo di carburante, calcolati per tutto la durata della vita del mezzo di trasporto. L'applicazione di questi criteri sarà L'inizio facoltativa diventando invece obbligatoria a partire dal 2012.

"Chiediamo multe di 150 euro per tutti i grammi di CO2 in eccesso – spiega Kirsten Mayer, delL'ONG European Federation for Transport and Environment -.
A pagare saranno i costruttori, per questo speriamo che prendano sul serio la cosa e siano disposti a congegnare i motori meno inquinanti piuttosto che optare per il pagamento delle multe".

La direttiva è stata impostata per favorire, sul lungo termine, sempre di più L'utilizzo di veicoli puliti ed economici in termini di energia, facendone abbassare i costi, inoltre sarà necessaria per ridurre le le emissioni di CO2 e di agenti inquinanti delL'intero parco europeo dei veicoli.
La proposta presentata ieri altro non è che la rivisitazione di una direttiva del dicembre 2005, che però riguardava soltanto i veicoli pesanti e non metteva limiti alle emissioni di CO2.

Legambiente parla di occasione mancata.
“Serve un’Europa più ambiziosa, in coerenza con Bali. Purtroppo, un’ennesima occasione mancata di dare un taglio concreto alle emissioni. La decisione della Commissione decisamente non va nella direzione auspicata” Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, commenta con disappunto la proposta legislativa adottata dalla Commissione europea sui nuovi standard di emissioni di CO2 per le nuove auto.

La proposta della Commissione europea secondo Legambiente, penalizza le auto più efficienti, di cui i produttori italiani e francesi sono leader indiscussi a livello europeo e mondiale. Un altro freno all’innovazione è la possibilità offerta alle case automobilistiche di costituire un “pool”, ossia una sorta di consorzio che consente di diluire ulteriormente gli impegni di riduzione.

Greenpeace chiede al Parlamento europeo e ai ministri delL'Ambiente di resistere alle pressioni delL'industria delle automobili e rafforzare il testo del regolamento proposto in modo da:
– reintrodurre L'obiettivo di 120g CO2/km come media del parcoautomobilistico entro il 2012, e definire un target a lungo termine di 80g CO2/km come media delle nuove macchine entro il 2020;
– impiegare la dimensione dei veicoli, e non il loro peso, come base per gli standard di CO2 (dove per dimensione si intende la superficie approssimativa occupata dalla macchina);
– definire sanzioni che possano effettivamente spingere L'industria arispettare i nuovi standard di emissione.

Greenpeace, tra L'altro, propone una sanzione di circa 150 € per ogni grammo di CO2 emesso oltre il limite legale e per ogni veicolo venduto.

A opporsi drasticamente al piano è la Germania, che conta diversi costruttori di auto di grossa cilindrata. Più favorevoli paesi come Italia, Spagna e Francia.M. Gio M. – clickmobility.it

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