Il trasporto publico in Umbria

SPOLETO. FUTURO TPL, SPOLETINA E RIORGANIZZAZIONE DEL SETTORE REGIONALE AL CENTRO DI UN CONFRONTO

SPOLETO. FUTURO TPL, SPOLETINA E RIORGANIZZAZIONE DEL SETTORE REGIONALE AL CENTRO DI UN CONFRONTO

Scattata immagine del bacino di traffico servito dalla SSITGiovagnola: “Il problema vero è che siamo di fronte ad una crisi nazionale del settore. Mi preoccuperei se fosse solo la SSIT o solo l'APM ad essere in difficoltà”

Lo stato delL'arte e il futuro del trasporto pubblico locale, la Spoletina Trasporti e i nuovi scenari della riorganizzazione regionale del settore sono state al centro di un confronto.
Oltre a consiglieri comunali di maggioranza, al consiglio di amministrazione della SSIT, al sindaco Massimo Brunini, erano presenti Palmiro Giovagnola vicepresidente della Provincia, e rappresentanti sindacali delle confederazioni dei trasporti di CGIl, CISL e Uil.

L'occasione è stata propizia per scattare immagine del bacino di traffico servito dalla SSIT. Un bacino in cui il livello del servizio pubblico garantito dalla SSIT è di primo livello, pur in una situazione di sottofinanziamento del trasporto pubblico e di difficoltà territoriale – fanno sapere -.
La SSIT, infatti, pur ricevendo proporzionalmente lo stesso contributo al Km delle altre aziende umbre, deve garantire L'espletamento di un servizio in un territorio prevalentemente montano e dalla scarsa presenza demografica, che introita dalla bigliettazione circa 30 centesimi al chilometro, un terzo delL'Azienda di Perugia e la metà di quella di Terni, avendo, nel contempo, lo stesso costo di gestione (circa 2,4 euro al chilometro).

Nonostante questo – per Giancarlo Tulipani – la SSIT è un patrimonio per la città di Spoleto e per il territorio, crea lavoro con L'indotto, è una delle aziende leader in Italia nella settore della gestione della sosta (basti pensare che nel 2006 gli utili delle gestioni della sosta in tutta Italia ammontavano a 500.000 euro).

"Il problema vero – secondo Palmiro Giovagnola – è che siamo di fronte ad una crisi nazionale del settore. Mi preoccuperei se fosse solo la SSIT o solo L'APM ad essere in difficoltà. Purtroppo, non c'è una sola azienda di trasporto pubblico in Italia che non sia in difficoltà, più o meno grave. E quando tutte le aziende di trasporto italiane, anche le più blasonate, hanno gravi difficoltà, vuol dire che il problema è strutturale. Non a caso con la Finanziaria di quest'anno il governo nazionale, per la prima volta, stanzia 600 milioni di contributo straordinario al settore. Basti pensare che, se nel 1994 il settore in Umbria si reggeva con 64 miliardi delle vecchie lire, nel 2008 si regge su 73 miliardi, nemmeno il costo delL'incremento delL'inflazione programmata, e in presenza di un aumento dei costi fissi enorme, si pensi solo al gasolio".

"Il problema vero – prosegue Giovagnola – è che il Fondo nazionale dei trasporti è insufficiente, e il settore non si regge più. In Umbria, solo il trasporto su gomma perde 4,5 milioni di euro L'anno. Grazie L'aiuto straordinario della Finanziaria il 2008 sarà un anno non di allarme rosso, ma che dovremo utilizzare per produrre al più presto una vera riorganizzazione del settore. In questo senso, L'impegno della Provincia è duplice: sosterremo il Comune di Spoleto quando la regione farà il riparto del fondi della finanziaria per recuperare il gap strutturale della SSIT dovuto alla scarsa densità abitativa, e spingeremo per una vera integrazione del settore, da cui sono prevedibili immediati risparmi pari a circa 700-800.000 euro derivanti dL'integrazione dei servizi, in ogni caso garantendo i livelli occupazionali e dei servizi stessi».

"Diamo atto alla SSIT ed alle aziende di trasporto delL'Umbria di essere tra le aziende italiane più virtuose dal punto di vista del costo chilometrico – spiega Orlandoni (segretario provinciale Filt-CGIL) -, frutto però di un lavoro proficuo con i lavoratori. I lavoratori sono per accelerare il processo di aggregazione regionale. Torino e Milano stanno procedendo alla fusione delle loro aziende di trasporti, è anacronistico che in Umbria, una regione di 800.000 abitanti, continuino ad esistere tre aziende di trasporto su gomma. Bisogna premere perchè il processo della holding regionale vada avanti, perchè conviene a tutti, lavoratori e cittadini avere a disposizione un'azienda forte, e per quel che riguarda il mantenimento degli attuali livelli dei servizi e del personale (noi non crediamo che ci siano esuberi di personale nelle aziende), saranno i soci, gli enti proprietari a garantirlo".

"L'impegno del Comune – per Massimo Brunini – è quello di spingere per una accelerazione del processo di integrazione regionale del settore. Settore che così com'è organizzato non regge più, non solo sul nostro territorio ma in tutta la regione, e sicuramente non per colpa di chi lo amministra, che anzi ha prodotto risultati apprezzabili. Il futuro è L'aggregazione delle aziende».

La riunione si è conclusa con L'intento di tutti i partecipanti di verificare, con L'assessorato regionale ai Trasporti, tempi e modalità del percorso che la SSIT dovrà seguire per concorrere alla sollecita costituzione delL'Azienda Unica Regionale del T.P.L., avendo L'obiettivo di rimanere con tutta la sua struttura elemento essenziale organizzativo della gestione del T.P.L. nel territorio del Bacino di Traffico n. 2. Manu Mich. – clickmobility.it

Left Menu Icon