Quadro preciso sulla reatà fornito dal Rapporto Oti Nordovest

MILANO. RETI INFRASTRUTTURALI E TRASPORTO: IL PUNTO FATTO IN OCCASIONE DELLA MOBILITY CONFERENCE

MILANO. RETI INFRASTRUTTURALI E TRASPORTO: IL PUNTO FATTO IN OCCASIONE DELLA MOBILITY CONFERENCE

Nel convegno di apertura della Mobility Conference, organizzata da Assolombarda e Camera di Commercio di Milano, è stato chiesto un ripensamento radicale del mandato affidato dal Governo al presidente di Alitalia Numerose le tematiche discusse legate ad infrastrutture e trasporti

Obiettivo delL'annuale Mobility Conference è fare il punto sulla situazione del Paese rispetto alle grandi reti infrastrutturali e di trasporto.
Questo il punto fondamentale, come ha spiegato Diana Bracco, presidente di Assolombarda delL'evento che punta a “sciogliere i nodi e le criticità che ancora impediscono lo sviluppo in Italia di un sistema di mobilità moderno ed efficiente”.

Se il pensiero è corso subito a Malpensa “o più precisamente all’annunciato declassamento dell’aeroporto se Alitalia venisse ceduta ad Air France” e alla richiesta di riesame della proposta alternativa a quella di Air France, che prevede il mantenimento dei collegamenti da Malpensa, e che è validata e supportata finanziariamente da tre importanti banche, L'iniziativa a permesso valutazioni più ampie su infrastrutture e trasporto.

“Le infrastrutture vanno realizzate, non si può più rimandare – ha sottolineato nel suo intervento il presidente della Camera di Commercio di Milano Carlo Sangalli -. Dalla rete autostradale al sistema aeroportuale, dalle ferrovie alle piattaforme logistiche, sono tutti passaggi che influiscono direttamente sulla vita di cittadini e imprese, che oggi ci chiedono cantieri aperti, opere completate in tempi veloci così come veloci sono i loro confronti con il resto del mondo. Chiedono di nonessere penalizzati con una Malpensa a metà, a cui vengono tagliate rotte strategiche come quelle verso l’Asia o il Nord America. In una sola parola chiedono di “fare presto e bene”. Per riuscirci servono risorse, ma soprattutto va chiarito il ruolo di chi programma, di chi controlla e di chi gestisce i progetti infrastrutturali. E se chi programma e chi controlla è più vicino ai cittadini – come Regione ed istituzioni locali – è meglio per tutti ed è un reale esercizio di sussidiarietà.”

Oltre a Malpensa, numerosi sono stati i temi legati alle infrastrutture affrontati nel convegno di apertura della Mobility Conference, promossa da Assolombarda e Camera di Commercio di Milano.

Un quadro preciso a riguardo è stato fornito in particolare dal Rapporto Oti Nordovest. Uno studio dettagliato e completo, curato da Assolombarda e dalle Associazioni Industriali di Torino e Genova che monitorizza, regione per regione e opera per opera, lo stato di avanzamento di tutti i progetti prioritari per il Nord del Paese, che è stato presentato in occasione della Mobility Conference.

In sintesi dal Rapporto emerge che nel 2007 l’Italia ha vissuto un anno di maggior dinamismo da parte delle Istituzioni sulle politiche infrastrutturali, ma le aspettative di avvio e prosecuzione dei cantieri sono state solo in parte soddisfatte. Nonostante il Governo abbia posto in essere l’apprezzabile sforzo di dare continuità attuativa alla programmazione in corso, le risorse disponibili sono ancora distanti dai fabbisogni reali e le esigenze finanziarie espresse nei principali documenti programmatori di ANAS e di RFI superano le dotazioni di spesa autorizzate.Il rapprto delinea la necessità di passare da un elenco di opere a “piè di lista” a un programma funzionale e operativo è ancora in gran parte disattesa e rimane urgente l’esigenza di individuare il cronoprogramma delle opere e il relativo flusso finanziario per l’intero ciclo di vita dei progetti, così come è indispensabile che la valutazione delle priorità progettuali sia strettamente collegata con le politiche di sviluppo economico e territoriale. Per quanto riguarda le modalità di finanziamento delle opere, sarebbe auspicabile un maggior coraggio da parte dei decisori pubblici nel creare quel circolo virtuoso tra territorio e investimenti infrastrutturali in grado di liberare nuove risorse economiche.Inoltre, la gestione del consenso nel nostro Paese continua a rimanere un tema di difficile soluzione, che richiede lo sviluppo di specifiche azioni e iniziative volte a promuovere e rafforzare l’accettabilità sociale delle opere infrastrutturali. Le resistenze alla realizzazione delle nuove opere continuano a permanere nonostante le numerose iniziative in corso, quali ad esempio le attività dell’Osservatorio sulla Torino-Lione. Il grave stato di arretratezza della rete infrastrutturale del Nordovest nel contesto europeo emerge con maggiore evidenza nelle parti di pertinenza italiana della Reti di trasporto transeuropee (TEN-T).

Al convegno di apertura della Mobility Conference sono intervenuti anche il Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, la Vicepresidente di Confindustria Emma Marcegaglia, ed inoltre Zoltan Kazatsay, vice Direttore Generale DG Tren-Trasporti ed Energia della Commisione Europea, Gian Maria Gros-Pietro, presidente Autostrade per l’Italia, Mauro Moretti, amministratore Delegato Gruppo Ferrovie dello Stato, Giuseppe Bonomi, presidente SEA Aeroporti di Milano e Carlo Secchi dell’Università Bocconi.

Manu Mich. – clickmobility.it

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