I numeridel car sharing

VENEZIA. CAR SHARING IN EUROPA: OBIETTIVO SISTEMA INTEGRATO DELLA MOBILITA'

VENEZIA. CAR SHARING IN EUROPA: OBIETTIVO SISTEMA INTEGRATO DELLA MOBILITA'

Al tema è stato dedicato l’incontro pubblico tenutosi ieri all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, organizzato nell’ambito del progetto europeo Civitas Mobilis, cui il Comune di Venezia partecipa assieme ad Asm, Actv, Agire e Forma Urbis

Affrontare le problematiche legate alla mobilità in un’epoca di sempre maggiore sviluppo del traffico su quattro ruote non è sfida da poco per le amministrazioni pubbliche. Il car sharing è una delle strade intraprese dalle città, a livello europeo, per contribuire alla riduzione del consumo energetico e delle emissioni inquinanti e diffondere una cultura della mobilità sostenibile.
Al tema è stato dedicato l’incontro pubblico tenutosi ieri all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, organizzato nell’ambito del progetto europeo Civitas Mobilis, cui il Comune di Venezia partecipa assieme ad Asm, Actv, Agire e Forma Urbis.

La sostenibilità ambientale ed in particolare il sistema dei trasporti, ha spiegato l’assessore all’Ambiente Pierantonio Belcaro nel suo discorso di apertura, sono questioni prioritarie per l’amministrazione comunale. Malgrado le azioni intraprese per contrastare l’inquinamento – che vanno dai protocolli di intesa su base volontaria per la riduzione delle emissioni dei fumi delle grandi navi che solcano le acque lagunari, al rinnovo della flotta di trasporto pubblico con mezzi meno inquinanti, solo per fare qualche esempio relativo alla Venezia insulare –, il tasto dolente nel veneziano, ha spiegato l’assessore, rimane ancora la qualità dell’aria. D’altra parte sono confortanti i dati recentemente diffusi da Legambiente, secondo i quali Venezia risulta in netto miglioramento in fatto di sostenibilità urbana, segno questo, ha ribadito l’assessore, che le politiche messe in atto stanno dando i loro frutti.

E’ in questo contesto che si colloca anche il progetto Mobilis che è servito a sviluppare ulteriormente il car sharing nel territorio comunale, avviato da Asm fin dal 1998, con le prime sperimentazioni realizzate al Lido e in Terraferma. Con gli oltre 4200 iscritti autorizzati all’utilizzo delle auto a fine 2007, il Comune si colloca oggi in testa alla classifica nel panorama nazionale. Asm possiede attualmente un parco di 49 macchine, che presto diventeranno 57 – dotate ognuna di computer di bordo – tra cui spiccano il sempre maggiore numero di veicoli a metano e due vetture elettriche accessibili a disabili. Di queste, 20 auto (tra cui le due accessibili), sono state acquistate proprio con il contribuito di Mobilis.

Tra i benefici ambientali derivanti dall’uso del car sharing, emersi in un recente studio del Consorzio Venezia Ricerche di Marghera, risultano una diminuzione delle emissioni di ossido di carbonio e anidride carbonica che varia dal 20 al 30%, una diminuzione di idrocarburi incombusti e di ossido di azoto che varia dal 40 al 90%, nonché una tendenza alla diminuzione degli spostamenti del 50%. Chi adotta questo sistema, infatti, tende a razionalizzare i suoi viaggi, utilizzando la macchina lo stretto necessario e rivolgendosi ad altre forme di trasporto pubblico, come ha spiegato Carlo Andriolo, dirigente comunale alla Mobilità. Per Andriolo, car sharing significa promuovere una nuova cultura della mobilità, che superi il mito dell’auto privata come status symbol e promuova l’idea dell’ “uso” anziché del “possesso” dell’auto.

Infine, confrontando il dato veneziano con il panorama europeo, emergono tendenze simili e stimoli per sviluppi ulteriori del sistema. Il car sharing risulta infatti conveniente per tratte brevi (in media 50 km), pari a circa 3-4 ore di utilizzo della vettura, mentre sta emergendo, più in generale, il fenomeno del car sharing aziendale. Ciò che però manca o è ancora poco sviluppato a livello locale e che invece caratterizza già varie realtà europee è il sistema integrato dei trasporti e l’utilizzo di una tessera combinata dei trasporti. Spicca in questo senso l’esempio della Svizzera, dove il car sharing si inserisce in un efficiente sistema di trasporto pubblico, con postazioni presenti nei maggiori punti di interscambio, e dove esiste un carta unica per l’utilizzo di tutti i mezzi, dal car sharing appunto, al tram, al traghetto, all’autobus, al treno.

la mappa con le postazioni del car sharing nel veneziano

Asm con i dati relativi all’incremento del car sharing

diffusione del car sharing in Europa Manu Mich. – clickmobility.it

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