Trasporto sostenibile

RIMINI. ILLUSTRATA IN COMUNE PROPOSTA DI ORGANIZZAZIONE DELLA MOBILITA' LENTA

RIMINI. ILLUSTRATA IN COMUNE PROPOSTA DI ORGANIZZAZIONE DELLA MOBILITA' LENTA

Scopo dell'ipotesi di nuova organizzazione della mobilità lenta il realizzo di una rete di piste ciclabili efficiente e gerarchizzata, vale a dire un sistema di percorsi costituito da una rete principale integrata da un sistema di piste e itinerari che assicurino gli spostamenti su scala locale

Illustrata dL'assessore ai Lavori Pubblici, Mobilità e Qualità Urbana Paola Taddei la proposta di organizzazione della mobilità lenta. Si tratta di uno specifico strumento di pianificazione – il cui approdo in Consiglio comunale è atteso nei mesi primaverili – che discende dalla programmazione quadro contenuta nel Piano urbano della mobilità (Pum), approvato dL'assise consiliare.

Lo scopo delL'ipotesi di nuova organizzazione della mobilità lenta punta al realizzo di una rete di piste ciclabili efficiente e gerarchizzata, vale a dire un sistema di percorsi costituito da una rete principale, preferibilmente in sede propria, integrata da un sistema di piste e itinerari che assicurino gli spostamenti su scala locale. Tali percorsi devono avere caratteristiche quali la continuità, la riconoscibilità, la diffusione capillare, L'integrazione con il trasporto pubblico, la rettilineità e la sicurezza.

Sulla base della delibera di Consiglio delL'aprile 2006, che approvava il Piano della rete degli itinerari ciclabili del Comune di Rimini, gli obiettivi della proposta di piano della mobilità lenta sono:

– a partire dai percorsi già realizzati e da quelli progettati e/o inseriti negli atti di programmazione, prevedere ulteriori tratti di itinerari al fine di dare continuità alla rete;
– realizzare una rete di percorsi ciclo-pedonali organica e omogenea, che possa essere considerata uno strumento di mobilità alternativa e un sistema efficace per migliore la circolazione e la qualità di vita della città;
– incentivare L'uso della bicicletta come mezzo di trasporto che possa integrarsi con il trasporto pubblico e diventare realmente competitivo con L'utilizzo delL'automobile (intermodalità con i parcheggi di attestamento e scambiatori), soprattutto nei brevi tragitti, creando percorsi di comoda fruizione e sicuri per gli spostamenti sistematici (tipo casa-lavoro, casa-scuola), e non sistematici (tempo libero);
– allargare la conoscenza, L'informazione e la cultura dei sistemi di trasporto legati alla mobilità lenta e stimolare la condizione e L'ampia partecipazione della popolazione attraverso sedi di dialogo con i cittadini e organi e rappresentanze locali e di categoria.
Allo stato attuale nel territorio del Comune di Rimini risultano circa 68 chilometri di percorsi ciclabili e ciclo-pedonali esistenti (35 nel 2001).

Mettendo assieme i percorsi già esistenti, quelli programmati, progettati o in corso di realizzazione, nonché quelli ipotizzabili per dare continuità alla rete, il Comune prevede orientativamente uno sviluppo chilometrico totale stimabile in 125 chilometri.

"Avremo modo nelle prossime settimane – dichiara L'assessore ai Lavori Pubblici, alla Mobilità e alla Qualità Urbana, Paola Taddei – di discutere di questa ipotesi di modello sia con i consiglieri comunali che al tavolo permanente della mobilità. Voglio rimarcare in ogni caso come il sistema della mobilità lenta non vuole essere nelle intenzioni delL'amministrazione Comunale un'aggiunta alla circolazione privata ma una vera e propria alternativa di trasporto, da perseguire con interventi e una pianificazione sistematiche. C'è da superare anche un ostacolo legislativo: L'attuale Codice della Strada è costruito sulla prevalenza delL'auto privata rispetto a qualsiasi altra forma di mobilità alternativa. Come Comune, insieme alle altre istituzioni locali e associazioni nazionali a tutela delL'utenza debole, affinché in sede parlamentare vengano apportate sensibili modifiche a un testo oggi troppo sbilanciato".Manu Mich. – clickmobility.it

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