La giunta regionale licenzia la riforma dei servizi pubblici locali. La parola ora al Consiglio

FIRENZE. VIA LIBERA ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE SUI SERVIZI PUBBLICI LOCALI

FIRENZE. VIA LIBERA ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE SUI SERVIZI PUBBLICI LOCALI

In fatto di tpl la proposta licenziata dalla giunta regionale modificherebbe la legge regionale n. 42 del 31 luglio 1998 sul trasporto pubblico localeNel 2005 le aziende del settore contavano 12.471 addetti: 4.842 trasporti, 4.099 rifiuti, 2.345 acqua, 1.085 gas. Tutti in attivo tranne il tpl con una perdita di 10 mln e 451 mila €

Approvata in sede di giunta regionale la proposta di legge sui servizi pubblici locali.
La giunta ha licenziato pochi giorni fa la proposta che ora passa L'esame del Consiglio regionale.
Le norme in questione considerano la regolazione e gestione del servizio idrico e dei rifiuti urbani, il trasporto pubblico locale e, solo per l’azione di monitoraggio dell’autorità regionale, anche la distribuzione del gas e l’energia.

Con questo atto la Toscana avrà, d’ora in poi, linee guida chiare ed una cornice di programmazione L'interno della quale operare.
Saranno qualità ed efficienza le parole d'ordine, ma anche partecipazione da parte degli utenti, tutela dei diritti e tariffe più eque ed omogenee.
Una scelta determinante per realizzare aziende più grandi e forti, capaci di stare meglio sul mercato, e con nuovi investimenti, anche pubblici.

La futura legge prevede tra l’altro un’autorità super partes, indipendente, a cui spetterà tenere sotto controllo i servizi e le tariffe: tre saggi eletti dal Consiglio regionale, che dopo il mandato di sei anni non potranno essere ricandidati. Sarà favorita l’aggregazione delle imprese e la partecipazione degli utenti appunto, che potranno anche riunirsi in associazioni o cooperative. Saranno inoltre potenziate le funzioni di indirizzo e controllo della Regione.

Con la nuova legge arrivano novità anche per quanto riguarda le gare per appaltare il servizio, che integrano le norme nazionali. La Regione indica come via maestra L'offerta economica più vantaggiosa: nel decidere il vincitore di un appalto non dovrà dunque essere considerato più solo il prezzo ma anche la  qualità. Per l’individuazione del socio privato in società miste le eventuali gare indette per tutti i servizi ad eccezione dell’acqua dovranno riguardare una quota di azionariato non inferiore al 40% e non superiore all’80. La Regione promuoverà la costituzione di sportelli unici comunali per dare risposte certe e veloci ai cittadini e sosterrà le aziende nell’uso delle nuove tecnologie, per offrire maggiori servizi on line ai  consumatori

La proposta di legge della giunta regionale modifica la legge regionale n. 42 del 31 luglio 1998 sul trasporto pubblico locale, la legge regionale n. 30 del 18 febbraio 2005 sulle espropriazioni di pubblica utilità, la legge regionale n. 20 del 31 maggio 2006 sulla tutela delle acque dall’inquinamento e la legge regionale n. 61 del 22 novembre 2007 sulla gestione integrata dei rifiuti.

L’universo dei servizi pubblici locali è un mondo variegato e vasto che ha a che fare con numerosi settori: vi sono aziende e consorzi che gestiscono parcheggi ed illuminazione pubblica, enti che si occupano dell’edilizia residenziale pubblica o delle farmacie, della cultura, del sociale e a volte della sanità. Nel caso della legge regionale toscana l’universo di riferimento è solo comunque una parte di questo mondo, quello che ha a che fare con acqua, rifiuti, gas, energia e trasporti locali.
A gennaio 2007 erano associate alla Cispel, il consorzio che riunisce le aziende toscane di servizi pubblici, 106 realtà: 102 società di capitali, 1 Comune, 1 consorzio e 2 aziende speciali. Non sono tutte le aziende che si occupano di gas, acqua, rifiuti e trasporti pubblici ma la quasi totalità: nel 2005 per i rifiuti le aziende Cispel coprivano una quota di mercato pari al 96% e per l’acqua del 94%. La nuova legge sui servizi pubblici locali e le nuove norme che ne derivano aiuterà a semplificare questo quadro, spingendo le aziende ad aggregarsi.

Nel 2005 queste aziende od enti gestori, allora 114, contavano 12.471 addetti: 4.842 nei trasporti, 4.099 nel settore dei rifiuti, 2.345 nell’acqua, 1.073 nelle distribuzione del gas e 112 per la vendita del gas. Tutti settori in attivo, ad eccezione dei trasporti pubblici che registravano una perdita di 10 milioni e 451 mila euro.

Proposta di legge…Manu Mich. – clickmobility.it

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