Obiettivo della legge innanzitutto la riduzione e la certezza dei tempi delle procedure. Introdotta la 'regionalizzazionE' dell'istruttoria

MILANO. LA LOMBARDIA APPROVA LEGGE "OBIETTIVO" SULLE INFRASTRUTTURE

MILANO. LA LOMBARDIA APPROVA LEGGE "OBIETTIVO" SULLE INFRASTRUTTURE

Tra le principali infrastrutture che potranno beneficiare delle nuove norme vi sono opere sia viarie che ferroviariePreviste forme di coordinamento stabili ed efficaci con gli enti locali interessati dalla realizzazione delle infrastrutture

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato ieri, su proposta delL'assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, la legge per la realizzazione di infrastrutture strategiche viarie o ferroviarie di preminente interesse nazionale delle quali è già stato riconosciuto il "concorrente" interesse regionale nelL'intesa Regione/Stato delL'aprile 2003.

"La legge dà corpo L'autonomia e alle competenze che la Costituzione, nel Titolo V, riconosce alle Regioni per quanto riguarda appunto le materie "concorrenti" e ha lo scopo di rendere più snelle e rapide le procedure e più certi i tempi per la realizzazione delle opere – ha sottolineato il presidente Roberto Formigoni -.  Una bella botta a un certo vecchio modo di fare, anzi di non fare, le opere. Abbiamo elaborato la legge per introdurre meccanismi di semplificazione e di sburocratizzazione, con L'obiettivo di non far perdere tempo alla realizzazione delle opere e ai cittadini".

Tra le principali infrastrutture che potranno beneficiare delle nuove norme vi sono opere sia viarie che ferroviarie.
Innanzitutto Pedemontana, Brebemi e Tem (per la cui realizzazione è già pienamente operativa la società CAL -Concessioni autostrade lombarde – che avrà così uno strumento in più per perseguire più rapidamente i propri obiettivi). Ma anche le tratte ferroviarie Arcisate-Stabio, la connessione Malpensa-Ferrovia Sempione, la Chiasso-Monza e la Gallarate-Rho, e i corridoi stradali come la Brescia-Lumezzane, la Tangenziale sud di Brescia, la riqualificazione della SS n. 38 della Valtellina e della Paullese.

Obiettivo della legge è innanzitutto la riduzione e la certezza dei tempi delle procedure. Viene dunque introdotta la "regionalizzazione" delL'istruttoria e assicurati strumenti per superare L'eventuale inerzia di organi statali. Sono previste infine forme di coordinamento stabili ed efficaci con gli enti locali interessati dalla realizzazione delle infrastrutture.

In sostanza, nel rispetto del principio di leale collaborazione con lo Stato, la Regione cercherà un'ulte- riore intesa con il Governo o con i singoli Ministri per condividere una procedura in co-amministrazione, in cui la Regione sia delegata allo svolgimento delle attività necessarie L'approvazione dei progetti delle opere di cui è stato riconosciuto anche L'interesse regionale.
Qualora non si raggiungano tali intese, per regolare ruoli, competenze e tempi, la Regione potrà intervenire con propri provvedimenti per evitare che eventuali reiterate ed ingiustificate inadempienze da parte degli organi statali competenti possano frenare la realizzazione delle infrastrutture.

"Con la CAL abbiamo trasferito da Roma a Milano le funzioni delL'Anas – spiega L'assessore Raffaele Cattaneo -. Con questa legge intendiamo trasferire da Roma a Milano i compiti istruttori dei Ministeri, per garantire tempi certi e rapidi alla realizzazione delle opere strategiche fondamentali. Così non potrà più accadere che invece dei 180 giorni previsti dalla legge obiettivo per L'approvazione del progetto preliminare, ce ne vogliano quasi 1.000, come è avvenuto per la Pedemontana o la Tangenziale est esterna o oltre 500 per la Brebemi".

Le regole di progettazione (preliminare e definitiva) contenute nella legge sono state concepite mantenendo ferme le procedure previste dal codice dei contratti pubblici, compresa la competenza del Cipe, ma sono stati introdotti i necessari adattamenti dovuti al fatto che L'istruttoria verrà svolta in sede regionale e si avvarrà quindi dei competenti organi regionali. A seconda della presenza o meno di un'intesa col Governo o coi singoli Ministri, la Regione potrà guidare L'istruttoria interagendo con gli organi statali competenti (anche emettendo la valutazione di impatto ambientale e formulando la proposta di approvazione dei progetti al Cipe) ovvero sostituirsi agli stessi in caso di inerzia immotivata e reiterata.

Inoltre, nella convinzione che il dialogo con gli enti locali sia componente prioritaria per un'efficace azione sul territorio, nella legge si realizza la massima valorizzazione delL'Accordo di programma, che, tramite i suoi organi (Comitato per L'Accordo, Segreteria tecnica e Collegio di Vigilanza) deve accompagnare tutta la procedura fino alla completa realizzazione delle opere. Manu Mich. – clickmobility.it

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