Trasporti e vertenze

ROMA. CCNL TPL: "IL NUOVO CONTRATTO? INCENTRATO SU TRINOMIO FORMAZIONE, PROFESSIONALITA', PRODUTTIVITA'

ROMA. CCNL TPL: "IL NUOVO CONTRATTO? INCENTRATO SU TRINOMIO FORMAZIONE, PROFESSIONALITA', PRODUTTIVITA'

Un rinnovo contrattuale o un contratto nuovo? Stefano Bianchi, presidente Metropolitana di Roma S.p.A., interviene sulla piattaforma per il rinnovo contrattuale nazionaleBianchi: “Il sindacato, nel presentare la piattaforma per il rinnovo del contratto, ha posto un tema importante quello dell'unificazione tra ferrovieri ed  autoferrotranvieri”

E' un asse portate a tre voci quello che delinea Stefano Bianchi, presidente Metropolitana di Roma S.p.A., in merito al nuovo contratto nel settore del trasporto pubblico.
Un contratto "incentrato sul trinomio formazione, professionalità, produttività e un forte investimento, con quote di “salario fresco”, che nella contrattazione di 2° livello può consentire di raggiungere l’obiettivo".

"Management aziendali e sindacato sono di fronte ad un bivio: o continuare con inefficienze, alti costi e doppi regimi salariali, ovvero mettere mano all’organizzazione del lavoro e dei servizi, valorizzando la effettiva professionalità e remunerando gli aumenti di produttività – spiega Bianchi -. Abbiamo tutti bisogno di un’innovazione contrattuale più che di un nuovo contratto".

Se le precedenti tornate contrattuali del settore del trasporto pubblico locale (TPL) sono state caratterizzate da una costante: la totale mancanza di disponibilità finanziarie che rendeva difficile, se non impraticabile, la trattativa – fa notare Bianchi – questa volta ci sono le condizioni per non ripetere questo calvario inframmezzato da scioperi crescenti nella durata e nell’intensità che paralizzano le città e penalizzano cittadini e pendolari.

"Questa volta, anche grazie ad un lavoro preventivo fatto dal precedente  Governo, dalle Regioni, dai Comuni, dalle associazioni datoriali e sindacali, la legge Finanziaria definisce, a monte, uno stanziamento strutturale ed indicizzato per il triennio 2008-2011 utile alla copertura dei costi del settore, ivi compresi quelli contrattuali.
Il sindacato, nel presentare la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale, ha posto il tema della unificazione tra ferrovieri ed  autoferrotranvieri. E’ un tema importante, direi strategico, vista l’esigenza da più parti rilevata di superare l’eccesso di settorialismo nella contrattazione che spesso ha inibito processi di riforma e di efficientamento.
La condizione imprescindibile è però il governo dei costi di questa operazione, da un lato per rispettare le previsioni della Finanziaria, dall’altro perché in una fase di liberalizzazione del settore un’esplosione del costo del lavoro non potrebbe che penalizzare imprese e lavoratori, riducendone le capacità competitive.
Quindi il tema non può essere l’adeguamento sic et simpliciter ai migliori trattamenti normativi e retributivi, quanto piuttosto un lavoro faticoso, di merito, di finalizzazione degli istituti contrattuali alle diverse tipologie di attività e di servizio.
Anche in questo caso il momento non potrebbe essere più favorevole, considerato che sembra ormai indifferibile una revisione del modello contrattuale del ’93 a vantaggio di un maggior decentramento territoriale ed aziendale della contrattazione".

"Nel settore del TPL – conclude Bianchi -, è necessario superare le anacronistiche normative discendenti dal Regio Decreto 148/31, e sarà senz’altro utile un ritorno alla durata triennale ed un intervento di semplificazione e di flessibilizzazione dell’ordinamento professionale per aiutare quei processi di progressiva omogenizzazione delle competenze e dei trattamenti professionali".Manu Mich. – clickmobility.it

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