l'Ue sostiene la ricerca volta a promuovere lo sviluppo commerciale di convertitori di energia praticamente non inquinanti

BRUXELLES. DAL PARLAMENTO EUROPEO IL 'SI' L'IMPRESA COMUNE "CELLULE A COMBUSTIBILE E IDROGENO

BRUXELLES. DAL PARLAMENTO EUROPEO IL 'SI' L'IMPRESA COMUNE "CELLULE A COMBUSTIBILE E IDROGENO

Il Parlamento sostiene le auto a idrogeno decidendo di finanziare le applicazioni nel settore dei trasporti e non soloTra gli obiettivi dell'impresa comune, i deputati chiedono di inserire innanzitutto quello di «collocare l'UE in prima linea nelle tecnologie delle celle a combustibile e dell’idrogeno permettendo la penetrazione commerciale di tali tecnologie»

Il Parlamento si è pronunciato sulla proposta di regolamento che istituisce, a Bruxelles, un'impresa comune "cellule a combustibile e idrogeno" che ha lo scopo di sostenere la ricerca volta a promuovere lo sviluppo commerciale di convertitori di energia praticamente non inquinanti. I deputati suggeriscono modifiche al contributo comunitario L'impresa comune e pongono L'accento sul coinvolgimento delle PMI.

L’Europa dice si alle auto a idrogeno decidendo di finanziare le applicazioni nel settore dei trasporti e non solo. Il Parlamento europeo, così, ha ha dato il suo sostegno con una netta maggioranza di 591 consensi su un totale di 619 deputati. E l’assemblea generale della HFP – European Hydrogen and Fuel Cell Technology Platform- Piattaforma per la tecnologia a idrogeno e fuel cell, si terrà a Bruxelles dal 13 al 15 ottobre prossimi, dove saranno concordati i progetti e le applicazioni da finanziare.

Il piano stilato da HFP prevede una serie di azioni relative allo sviluppo di idrogeno e alla fornitura di tecnologie tra cui:

– ambito commerciale con, ad esempio, dispositivi palmari e generatori portatili entro il 2010
– applicazioni fisse riferite a tutte quelle soluzioni in ambiente domestico e commerciale per combinare calore ed elettricità entro il 2015
– mercato di massa con la conversione dei motori per il trasporto di trasporto entro il 2020.

Le celle a combustibile sono convertitori d'energia, molto silenziosi ed estremamente efficaci, che permettono di ridurre sensibilmente la produzione di gas a effetto serra e di sostanze inquinanti. Permettono una maggiore flessibilità del mix energetico, in quanto possono funzionare sulla base dell’idrogeno e di altri combustibili, quali il gas naturale, L'etanolo e il metanolo. Le celle a combustibile alimentate con idrogeno sono convertitori d'energia intrinsecamente non inquinanti, poiché il loro funzionamento genera soltanto vapore come prodotto di scarico. L'idrogeno può alimentare celle a combustibile o essere bruciato per produrre calore o azionare turbine o motori a combustione interna per il trasporto e la produzione di energia elettrica. L'idrogeno può anche servire per accumulare energia.

Il programma specifico “Cooperazione” individua nelle celle a combustibile e nell’idrogeno una delle sei aree tematiche in cui una un'iniziativa tecnologica congiunta (ITC) potrebbe rivelarsi particolarmente significativa. Ai fini delL'attuazione delL'ITC la Commissione ha presentato una proposta di regolamento che istituisce L'impresa comune FCH – con sede a Bruxelles – per un periodo che termina il 31 dicembre 2017, che prevede un contributo comunitario di 470 milioni di euro.

Approvando con 591 voti favorevoli, 13 contrari e 15 astensioni la relazione di Pia Locatelli (PSE, IT), il Parlamento suggerisce di considerare i 470 milioni di euro di contributo comunitario un importo «iniziale», e non «massimo» come proposto dalla Commissione, e precisa che tale importo dovrebbe andare a coprire i «costi correnti». Il contributo, inoltre dovrebbe poter essere rivisto nelL'ambito del riesame intermedio, alla luce dei progressi effettuati nonché delle realizzazioni e delL'impatto delL'impresa comune. Ricorda in proposito che il gruppo di attuazione della Piattaforma tecnologica europea “Idrogeno e celle a combustibile” ha approvato un piano di attuazione che valutava in 7,4 miliardi di euro il bilancio necessario sul periodo 2007-2015 per soddisfare le sfide tecnologiche, un terzo del quale avrebbe dovuto essere destinato alla ricerca e sviluppo.

Tra gli obiettivi delL'impresa comune, i deputati chiedono di inserire innanzitutto quello di «collocare L'Unione europea in prima linea nelle tecnologie delle celle a combustibile e dell’idrogeno e a permettere la penetrazione commerciale di tali tecnologie, per far beneficiare il mercato dei grandi vantaggi che da esse ci si attende». Concordano peraltro sulL'obiettivo di sostenere la ricerca negli Stati membri in modo coordinato per superare le carenze del mercato e concentrarsi sullo sviluppo di applicazioni commerciali, di sovvenzionare L'attuazione delle priorità di ricerca delL'ITC e di incoraggiare L'aumento degli investimenti pubblici e privati destinati alla ricerca in questo campo.

Il Parlamento insiste inoltre sul compito delL'impresa comune di garantire la costituzione e la gestione efficace delL'iniziativa tecnologica congiunta sulle celle a combustile e L'idrogeno, nonché di informare le PMI sulle sue attività e promuoverne la partecipazione. D'altro canto, un altro emendamento precisa che il livello massimo di finanziamento pubblico dei costi ammissibili, nel caso delle PMI, dei centri di ricerca e delle Università, dovrebbe essere maggiore del 50% rispetto ad altri enti.Manu Mich. – clickmobility.it

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