Tradizionale incontro dei quattro Ministri dell'ambiente dei Paesi germanofoni

BASILEA. RUOLO PIONERISTICO DELLA SVIZZERA NEL SETTORE DEI CARBURANTI BIOGENI

BASILEA. RUOLO PIONERISTICO DELLA SVIZZERA NEL SETTORE DEI CARBURANTI BIOGENI

Svizzera, Germania, Austria e Liechtenstein si confrontano su polveri sottili, scambio quote emissioni di Co2 e biodiversitàl'esperienza tedesca delle 'zone ambientali' con standard molto severi per la cirolazione dei veicoli

Al tradizionale incontro a quattro dei Ministri delL'ambiente dei Paesi germanofoni tenutosi a Basilea, c'è stato uno scambio di esperienze nei settori biodiversità, polveri fini e scambio di quote di emissioni di CO2 tra i rappresentanti di Svizzera, Germania, Austria e Liechtenstein.

Il Consigliere federale Moritz Leuenberger sta esaminando la possibilità di formulare, sul piano federale, criteri e presupposti unitari atti a creare zone "ambientali" nelle regioni che presentano concentrazioni elevate di polveri fini.

Su invito del Consigliere federale Moritz Leuenberger, i Ministri delL'ambiente dei Paesi germanofoni si sono incontrati i giorni scorsi per il tradizionale scambio di informazioni e di esperienze. Josef Pröll (A), Hugo Quaderer (FL), Moritz Leuenberger e Astrid Klug (D, Segretaria di Stato parlamentare L'Ambiente) hanno presentato le loro esperienze e le sfide negli ambiti della biodiversità, delle polveri fini e dello scambio di quote di emissioni di CO2.

Da qualche mese a questa parte, la Germania ha introdotto le cosiddette zone ambientali in tutte le città particolarmente colpite da inquinamento atmosferico dovuto alle polveri fini e L'ozono. In queste zone possono circolare solo quei veicoli che soddisfano standard ambientali molto severi. Al riguardo, i Ministri hanno discusso questioni relative L'applicazione e alle ripercussioni, sul diritto commerciale, di queste zone. Moritz Leuenberger ha riferito che la Confederazione sta esaminando la possibilità di definire criteri e presupposti unitari per tutto il Paese e di adeguare le basi giuridiche atte ad introdurre simili zone nelle regioni che presentano concentrazioni di polveri fini particolarmente elevate. Il Capo del Dipartimento federale delL'ambiente, dei trasporti, delL'energia e delle comunicazioni (DATEC) ha inoltre presentato lo stato di attuazione del piano d'azione svizzero contro le polveri fini.

I quattro politici hanno stilato un bilancio della Conferenza delL'ONU sulla biodiversità tenutasi a Bonn alla fine di maggio 2008. Secondo loro, la tutela della diversità delle specie, accanto ai cambiamenti climatici, rappresenta la sfida più importante della nostra società nel settore ambientale. Pröll, Quaderer, Leuenberger e Klug hanno spiegato come i rispettivi Paesi intendono fermare la perdita della diversità delle specie. Tutti sono concordi nelL'affermare che L'agricoltura, al riguardo, riveste un ruolo chiave e di conseguenza deve essere coinvolta. Moritz Leuenberger ha evidenziato il ruolo pionieristico della Svizzera nel settore dei carburanti biogeni. L'Ue considera la promozione dei carburanti biogeni uno strumento importante per la riduzione dei gas ad effetto serra. La produzione di tali carburanti può tuttavia comportare ripercussioni negative sulla biodiversità e sulla sicurezza alimentare. Quale primo Paese del mondo, la Svizzera ha introdotto criteri di sostenibilità vincolanti per le agevolazioni fiscali dei carburanti biogeni. Poiché L'attuazione risulta però difficile, la Svizzera s'impegna in diversi forum internazionali a favore di un sistema di certificazione comune per i carburanti biogeni, che, oltre ai criteri sociali ed ecologici, includa anche L'aspetto della sicurezza alimentare.  

NelL'Ue e in Svizzera sono stati introdotti sistemi di scambio di quote di emissione. Alle imprese partecipanti viene assegnato un limite massimo vincolante di emissione (cap) e diritti di emissione corrispondenti al loro obiettivo di limitazione, che successivamente possono essere negoziati (trade). Lo scambio di quote di emissione crea quindi una base di economia di mercato per ridurre le emissioni laddove ciò è più conveniente. I sistemi adottati dalla Svizzera e dL'Ue sono comparabili. I Ministri erano concordi nelL'affermare che le sinergie tra i due sistemi comporterebbero vantaggi per entrambe le parti. Il sistema di scambio di emissioni delL'Ue si basa sulla definizione di obiettivi di riduzione vincolanti in settori definiti. La strategia per una neutralità climatica (o impatto zero) 2030 prescinde dallo stabilire obiettivi di riduzione vincolanti per tutto il Paese ed è incentrata soprattutto sulL'attuazione di progetti L'estero atti a ridurre le emissioni di CO2. La questione relativa a un'eventuale interazione dei sistemi rimane ancora aperta.M. Gio M. – clickmobility.it

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