I lavori della M3 sarebbero dovuti partire ad agosto 2009 per concludersi a fine luglio 2014

Milano. La Corte dei Conti boccia il finanziamento Cipe al prolungamento della M3

Milano. La Corte dei Conti boccia il finanziamento Cipe al prolungamento della M3

Matteucci: “La notizia ci lascia esterrefatti: i problemi procedurali citati nel parere sono gli stessi della progettazione della M5, approvata invece lo scorso primo agosto” Ottimismo in Regione “Stiamo già lavorando ad un nuovo documento”

La Corte dei Conti boccia il finanziamento Cipe al prolungamento della M3.

"La notizia della bocciatura alla progettazione del prolungamento della M3 fino a Paullo ci lascia esterrefatti: i problemi procedurali citati nel parere sono gli stessi della progettazione della M5, che invece è stata approvata lo scorso primo agosto" – assicura Paolo Matteucci, assessore provinciale ai Trasporti.

"Ci chiediamo quindi le motivazioni di una tale disparità di trattamento, che provocherà, a cascata, un ritardo di mesi nella riapprovazione del finanziamento.
Questa situazione ha delle evidenti responsabilità politiche: si colloca nella stessa china delle mancate convocazioni del tavolo Milano da parte del Governo, della mancata firma da parte del Ministro Matteoli, lo scorso luglio presso la Regione Lombardia, del Protocollo aggiuntivo che avrebbe deciso della ripartizione finanziaria per la realizzazione dell’opera, una volta realizzata la progettazione.
Allora ci ha preoccupato l’eccessiva vaghezza dell’esecutivo, oggi confermiamo l’idea che il Governo di centro-destra non sia interessato allo sviluppo infrastrutturale di Milano, Expo o non Expo".

I lavori della M3 sarebbero dovuti partire ad agosto 2009 per concludersi a fine luglio 2014, ma ora vista la decisione della Corte, non ci sono più certezze.
Ad assumere la decisione è stata la sezione del controllo di legittimità sugli atti del governo, chiamata a dare un parere sull´approvazione dell´opera da parte del Cipe lo scorso dicembre. Un parere negativo che poggia essenzialmente su due motivi. Il primo è un passaggio procedurale che il progetto avrebbe dovuto seguire per essere inserito nella corsia preferenziale della legge obiettivo. Il secondo considera che il Cipe non avrebbe tenuto conto del parere di una Commissione per le metropolitane (non vincolante) che aveva sollevato critiche chiedendo una «rivisitazione progettuale» e una riduzione dei costi attraverso le tratte interrate.

"Chiediamo quindi alla Regione Lombardia – incalza Matteucci -, che ha condiviso con noi gli intenti ed i percorsi procedurali, di farsi promotrice di un incontro con il ministro Matteoli, per confermare gli impegni già presi dal precedente Governo e perché si recuperi il tempo perso.
Mancano sei anni all’esposizione universale, se manca la volontà di superare gli ostacoli, rischiamo di arrivare al 2015 con la stessa dotazione di trasporto pubblico di oggi, assolutamente insufficiente al grande evento che tutti sostengono di volere".

Ottimismo in Regione. L'assessore alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo sottolinea che la Regione sta già elaborando un nuovo documento "Siamo convinti che questo intervento debba essere realizzato e stiamo già lavorando ad un nuovo documento, ci vorrà solo qualche settimana".Manu Mich. – clickmobility.it

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