Venerdì sciopero nazionale di otto ore del personale ferroviario aderente ai sindacati autonomi

Roma. Agitazioni nel settore trasporti: venerdì le ferrovie, martedì il tpl, il 13 ottobre 24 ore di stop per entrambi

Roma. Agitazioni nel settore trasporti: venerdì le ferrovie, martedì il tpl, il 13 ottobre 24 ore di stop per entrambi

SdL Intercategoriale- Cobas- Slai Cobas- Cub Trasporti organizzano stop del tpl per martedì 30 per il mancato rispetto della scadenza contrattuale: “Il contratto nazionale, scaduto il 31 dicembre, non vede luce, i salari vengono dimezzati dall'inflazione, il reale rincaro dei prezzi dei beni di prima necessità è attorno al 6%”

Tre giornate di sciopero per il settore dei trasporti di terra.
Venerdì 26 si ferma il trasporro ferroviario, martedì 30 il trasporto pubblico locale e il 13 ottobre prevista un'agitazione di  24 ore, proclamata dai sindacati di categoria nelL'ambito della vertenza per il contratto della mobilità.
Venerdì alle ore 9.00 inizierà infatti lo sciopero nazionale di 8 ore del personale ferroviario aderente ad alcuni sindacati autonomi. Uno stop che si protrarrà quindi fino alle 17.00 e che rischia di creare disagi e ritardi su tutta la rete ferroviaria nazionale. Lo sciopero non interesserà le fasce orarie a maggiore mobilità pendolare, cioé quella dalle 6.00 alle 9.00 e quella dalle 18.00 alle 21.00 dei giorni feriali, durante le quali i treni circoleranno regolarmente.

La CUB Trasporti, unitamente al SdL e agli RSU/RLS ha dichiarato lo sciopero nazionale per la riassunzione del macchinista Dante De Angelis e degli otto operai dell’OML di Genova, ma anche per un diverso piano di manutenzione ferroviaria che preveda una massiccia reinternalizzazione delle lavorazioni ed ingenti assunzioni di lavoratori, e contro lo smantellamento progressivo del servizio ferroviario merci (vedi la chiusura recente di questo servizio in Sardegna e negli scali di Ragusa e Comiso in Sicilia).

Martedì prossimo sarà la volta del trasporto pubblico locale, che si fermerà per 4 ore con modalità diverse. SdL Intercategoriale- Cobas- Slai Cobas- Cub Trasporti sintentizzano i motivi della scelta nel mancato rispetto della scadenza contrattuale.

"Il contratto nazionale scaduto il 31 dicembre 2007 non vede luce, nel frattempo i salari vengono dimezzati dL'inflazione, il reale rincaro dei prezzi dei beni di prima necessità è attorno al 6% – spiegano i sindacati in una nota -.

Questa politica del rinvio dei rinnovi contrattuale, unita ad una flessibilità del lavoro, incentrata sempre più su prestazioni lavorative che saturano l’orario di lavoro, che prevedono come normale il lavoro straordinario, il mancato riposo, ha determinato una sempre più difficile vita sociale sia per i lavoratori che per le loro famiglie.
Inoltre, il continuo ricorso a logiche privatistiche, non fa altro che peggiorare le condizioni economiche di chi opera nel settore, trascurando quelL'elemento di socialità che negli anni passati è stato la parte centrale del trasporto pubblico locale".

SdL Intercategoriale- Cobas- Slai Cobas- Cub Trasporti nel presentare la loro piattaforma per il rinnovo del contratto 2008/2011 ritengono che sia essenziale entrare nel merito dei contenuti per dare reali e concrete risposte alle legittime aspettative dei lavoratori dei trasporti per ottenere:

– aumenti salariali realmente proporzionati e agganciati alla dinamica del costo della vita;
– il superamento del precariato e la tutela dei livelli occupazionali ;
– la tutela della salute;
– la continuità del percorso lavorativo maturato, senza interruzione né perdita dei diritti in caso di passaggio a un'altra azienda:
– il riconoscimento della condizione di inidoneo, col mantenimento della dignità professionale, come previsto dL'art.42 del nuovo Testo Unico della sicurezza sul lavoro;
– le 36 ore di lavoro settimanale, uguale e vincolante per tutti, senza flessibilità e senza saturazione delL'orario di servizio ed il contenimento del lavoro straordinario;
– l’uguaglianza economica e normativa per i nuovi assunti;
– una chiara articolazione delle norme contrattuali, per non lasciare possibilità a interpretazioni di comodo;
– una competitività di settore con regole certe, nella quale non sia il lavoratore a pagare;
– professionalità nella gestione del servizio, in riferimento alle reali risorse interne;
– la ridiscussione di tutte le norme riguardanti la disciplina, utilizzate sino ad oggi in modo unilaterale dal datore di lavoro per piegare chi non si adegua in modo subalterno al sistema produttivo;
– relazioni industriali senza pregiudizi, con riconoscimento( a tutte le componenti sindacali) di pari dignità e uguali diritti di agibilità, bacheche, assemblee retribuite, trattenute sindacali nel rispetto della scelta del lavoratore.Manu Mich. – clickmobility.it

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