Cattaneo: “Abbiamo attuato quanto già concordato con l'Esecutivo e in particolare con il ministro Fitto Ora ci aspettiamo che il Governo ritiri l'impugnazione come preannunciato dallo stesso ministro. Abbiamo esplicitato in ogni punto che l'intervento regionale avvenga d'intesa con il Governo, ma questo era già nello spirito della legge”
Sono state approvate ieri dal Consiglio regionale le attese modifiche alla legge regionale sulle infrastrutture (n.15 del 24 maggio 2008). In questo modo la legge – che dà più autonomia alla Regione e velocizza la realizzazione delle opere – viene resa più chiara ed efficace soprattutto per quanto riguarda il necessario coordinamento fra Stato e Regione per le opere di competenza cosiddetta "concorrente", risolvendo le obiezioni che avevano portato alla impugnazione da parte del Governo.
"Abbiamo attuato quanto già concordato con L'Esecutivo e in particolare con il ministro Fitto – ha commentato L'assessore alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo al termine della votazione – Ora ci aspettiamo che il Governo ritiri L'impugnazione come preannunciato dallo stesso ministro Fitto".
"Abbiamo esplicitato in ogni punto – spiega Cattaneo – che L'intervento regionale avvenga d'intesa con il Governo, ma questo era già nello spirito della legge. Questa modifica, peraltro, non ci ha fatto perdere tempo tanto è vero che dopodomani sarò a Roma dal ministro Matteoli per proseguire il lavoro iniziato".
"L'impianto generale della legge – prosegue Cattaneo – è confermato e anzi viene rafforzato il grado di coordinamento e intesa tra Stato e Regione per rendere pienamente efficace e operativa la legge. Si prevede infatti, per esempio, che prima delL'eventuale sostituzione della Regione al Cipe (in caso di inerzia che arrechi grave pregiudizio alla Regione) ci sia una valutazione di concerto con lo Stato e si definiscano modalità, tempi e contenuti delL'intervento regionale".
L'ARTICOLO 3 – L'articolo 3 disciplina la procedura di approvazione del progetto preliminare relativamente alle infrastrutture strategiche e decreta che la Regione formuli la proposta di approvazione del progetto preliminare al CIPE (Comitato interministeriale programmazione economica) entro 60 giorni dallo scadere della ricezione del progetto preliminare.
Sulla proposta formulata dalla Regione, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti si esprime nei successivi venti giorni, decorsi i quali su di essa si pronuncia il CIPE nei successivi trenta giorni. Decorsi questi termini, in assenza del pronunciamento del Cipe, il presidente della Giunta regionale segnala al Governo che L'inerzia può arrecare un grave pregiudizio alla realizzazione delL'infrastruttura affinché inviti il CIPE ad ottemperare. Perdurando L'inadempimento del CIPE per un termine di ulteriori 30 giorni a decorrere dalla segnalazione al Governo, la Regione può esercitare tutte le funzioni necessarie L'approvazione del progetto d'intesa con il Governo, che potrà stabilire le modalità, i contenuti e i tempi delL'intervento regionale a superare L'inerzia.
L'ARTICOLO 10 – In questa occasione è stato modificato anche il comma 3 delL'articolo 10 con un emendamento presentato dallo stesso assessore Cattaneo, che accentua il coinvolgimento dei Comuni interessati dalle Infrastrutture dando loro il potere di intervenire sulle opere che nasceranno sul territorio.
"Con questo emendamento – spiega Cattaneo – abbiamo voluto rispondere a chi ci accusava di volere lasciare campo libero alle speculazioni. E' invece vero il contrario. Questo emendamento chiarisce i limiti degli interventi in modo che siano realizzate d'intesa con il territorio dando ai Comuni il potere di influire sulle opere che nasceranno intorno alle infrastrutture". Manu Mich. – clickmobility.it