“Il nuovo contratto di servizio non è ancora stato firmato per le pretese assurde di Trenitalia”: la Regione ricorda che attualmente il contratto di servizio considera i chilometri di servizio offerto, mentre per il futuro Trenitalia vorrebbe considerare il tempo del servizio offerto
"Il nuovo contratto di servizio non è ancora stato firmato per le pretese assurde di Trenitalia che vuole lucrare sulle proprie incapacità".
A sostenerlo è la Regione ricordando che attualmente il contratto di servizio considera i chilometri di servizio offerto, mentre per il futuro Trenitalia vorrebbe considerare il tempo del servizio offerto.
"Secondo questa diversa modalità – sottolineano in Regione – se per percorrere un tratto ferroviario, come ad esempio quello tra Pescara e Sulmona, di sessantotto chilometri, invece di un'ora il treno ne impiegasse due Trenitalia incasserebbe dalla Regione, quindi dagli abruzzesi, il doppio di quanto incassa oggi".
Inoltre la stessa Regione ricorda che nel 2007 Trenitalia ha soppresso 370 treni senza che ricorressero le motivazioni previste nel contratto di servizio, come le calamità naturali e per queste soppressioni i responsabili della Regione hanno dato mandato ai legali per adire le vie legali, in quanto la Regione ha titolo per multare Trenitalia per i treni soppressi in ambito regionale. Attualmente la Regione paga circa 35 milioni di euro per assicurare il servizio ferroviario agli abruzzesi e i dirigenti di Trenitalia non possono quindi sopprimere treni per mancanza di personale. La Regione conclude sottolineando che non accetterà di essere considerata di serie B rispetto ad altre regioni e s'impegnerà in tutti i modi, compreso il ricorso alle vie legali, per garantire agli abruzzesi il servizio cui hanno diritto.
In merito alle dichiarazioni della Regione, riguardo al mancato rinnovo del contratto di servizio con Trenitalia, anche L'azienda prende la parola.
"I servizi effettuati da Trenitalia nella Regione Abruzzo erano regolati da un contatto di servizio scaduto il 31 dicembre 2007.
La Regione è l’ente programmatore e finanziatore di questo servizio e, in qualità di committente, sceglie i servizi che decide di offrire ai cittadini acquistandoli dal fornitore di servizi ferroviari.
Nonostante il contratto scaduto e il fatto che i ricavi complessivi non coprano i costi pur allineati ai migliori benchmark europei, in Abruzzo Trenitalia fa circolare circa 180 treni al giorno con un livello di puntualità del 92%, in linea con quello di altre ferrovie del continente".
"Per il rinnovo del contratto di servizio, scaduto da oltre 10 mesi, Trenitalia ha presentato alla Regione un catalogo dettagliato di tutti i servizi acquistabili, determinando il prezzo esatto di ognuno di loro. Il prezzo è connesso ad alcun i parametri come la composizione del treno(numero di vetture), l’età del materiale rotabile, i turni di apertura delle biglietterie, il numero delle fermate (uno dei principali fattori della velocità commerciale) ecc. – tengono a sottolineare in Trenitalia -.
Tale catalogo introduce un elemento di grande trasparenza nei rapporti tra committente e fornitore, consentendo alla Regione di operare le proprie scelte su un ampio ventaglio di proposte e sulla base di un preciso e chiaro listino prezzi.
Qualora la regione intendesse bandire una gara per L'affidamento del servizio, Trenitalia potrà partecipare solo a fronte di ricavi tali da remunerare la struttura dei costi, compreso quello del capitale investito.
In merito infine ai disservizi lamentati dalla Regione Abruzzo, si precisa che nel corso del 2007 è stato soppresso per cause ascrivibili a problemi tecnici del materiale rotabile solo lo 0,29% dei treni programmati, una percentuale molto al di sotto del limite previsto dal punto 4 dell’allegato 2 al contratto di servizio scaduto nel 2007".Manu Mich. – clickmobility.it