Chiamparino: “Il documento di indirizzo si basa su tre assi: il fatto che l’area ‘Torino-Milano’ è destinata ad essere entro 10 anni una delle zone a maggiore mobilità d’Europa; la nascita del primo operatore in Italia, un soggetto tra i primi 10 in Europa; il raggiungimento di risparmi – grazie alle sinergie con Milano – per ben 40 mln di euro annui”
Della fusione tra Gtt (Gruppo Torinese Trasporti) e Atm (Azienda Trasporti Milano) si è parlato ieri in apertura di seduta del Consiglio comunale.
Il sindaco Sergio Chiamparino (audio) ha sintetizzato all’assemblea elettiva di Palazzo civico le caratteristiche dell’intesa.
“Siamo in dirittura d’arrivo – ha esordito il primo cittadino – e salvo contrattempi entro un anno si arriverà alla fusione”.
“Il documento di indirizzo – ha proseguito Chiamparino – che stiamo definendo si basa su tre assi: il fatto che l’area ‘Torino-Milano’ è destinata ad essere entro dieci anni una delle zone a maggiore mobilità d’Europa; la nascita del primo operatore in Italia, un soggetto tra i primi dieci in Europa; il raggiungimento di risparmi – grazie alle sinergie con Milano – per ben 40 milioni di euro annui”.
La firma del documento di indirizzo è prevista presumibilmente entro la metà di novembre.
“Il governo della società si baserà – ha spiegato Chiamparino – sul criterio della pariteticità. Nascerà una società finanziaria, controllata al 50% da ognuno dei due Comuni, che controllerà la maggioranza dell’azienda sorgente dalla fusione di Atm in Gtt”.
Subito dopo si è aperto il dibattito in Aula.
Vediamo in breve alcuni interventi …
Agostino Ghiglia (AN): Daremo un giudizio quando vedremo i dettagli del piano. A priori non diamo valutazioni negative ma ci preoccupa che la Città perda pezzi del proprio patrimonio e della propria storia.
Il processo di fusione darà origine a qualcosa dove noi non comanderemo più, perdendo così il potere assoluto sul nostro patrimonio.
Daniele Cantore (Forza Italia): All’apparenza diamo un giudizio positivo anche se temiamo di assistere a situazioni di inglobamento, come per CRT Unicredit e Intesa Sanpaolo. Ci chiediamo quali saranno le ricadute sul servizio e sulle tariffe. E’ importante che la fusione preveda per Torino e Milano il bando di gara per il trasporto pubblico. Da quel momento potremo valutare le ricadute sulla città.
Giuseppe Lonero (La Destra): Abbiamo il sospetto che i giochi siano già fatti e che il Consiglio comunale abbia scarse possibilità di incidere. Nel documento che i sindaci di Torino e di Milano andranno a firmare, chiediamo che si preveda l’utilizzo dei risparmi che deriveranno dalla fusione, con ricadute in termini sociali, come la riduzione del costo dei biglietti.
Carlo Zanolini (Ambiente e Italia – Moderati): Esprimo la mia soddisfazione per questo progetto, che rende equilibrata questa operazione e non subordina Torino a Milano. Sarei favorevole a utilizzare il risparmio di 40 milioni di euro all’anno in investimenti per la mobilità sostenibile e la difesa dell’ambiente. La nuova società farà sì che i prezzi dei servizi non crescano e, spero, che porti anche a investimenti nelle nuove tecnologie, per diminuire l’inquinamento della val padana.
A fine discussione la replica è spettata ancora al sindaco.
“Nel testo che dovremo approvare sarà prevista la contestualità tra Torino e Milano, sia dei tempi di approvazione della fusione, sia nel bandire le gare – ha spiegato Chiamparino -.
Se non ci si affretta a creare un soggetto realmente competitivo, rischiamo di perdere le gare. La Città di Torino non perderà alcun pezzo. Analogamente a quanto accaduto nel settore dell’energia, da un’azienda locale vogliamo creare un soggetto più grande e competitivo, in una logica di aggregazione, senza tagliare risorse né personale”.Manu Mich. – clickmobility.it