l'Ue punta al principio "chi usa e inquina, paga"

Bruxelles. Il Parlamento europeo sollecita la promozione delle ferrovie e del trasporto  merci sostenibile

Bruxelles. Il Parlamento europeo sollecita la promozione delle ferrovie e del trasporto  merci sostenibile

Il Parlamento esorta la Commissione a concentrare il cofinanziamento dell'UE sull'efficienza, l'interoperabilità e il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie e dei nodi intermodali, nonché di tutti gli altri modi di trasporto merci

Il Parlamento chiede di promuovere un trasporto merci più sostenibile migliorando la logistica, integrando i corridoi transfrontalieri su rotaia e applicando il principio "chi usa e inquina, paga". Sollecita più investimenti nelle infrastrutture e norme minime di qualità per quelle ferroviarie, nonché L'introduzione di standard intermodali stabili, un migliore collegamento dei porti alle vie terrestri, una tariffazione stradale interoperabile e la semplificazione delle procedure amministrative.

Tra il 1995 e il 2005, il trasporto merci è già aumentato di circa il 30% più rapidamente del prodotto interno lordo, soprattutto a causa della crescita del trasporto stradale ed aereo rispetto ad altre modalità. Approvando con 541 voti favorevoli, 6 contrari e 15 astensioni la relazione di Michael Cramer (Verdi/ALE, DE), il Parlamento incoraggia quindi la Commissione, gli Stati membri e L'industria a sostenere in futuro una politica del trasporto merci più sostenibile, in termini di mobilità, per L'ambiente, il clima, L'economia, la sicurezza e gli interessi sociali.

A tal fine occorre promuovere L'applicazione di sistemi di logistica più efficienti nelL'ambito della graduale integrazione dei corridoi prioritari transfrontalieri per il trasporto di merci su rotaia, dei punti nodali e delle reti convenzionali. E' anche necessario promuovere, per tutti i modi di trasporto, il principio "chi usa e inquina paga". Condivide inoltre il parere della Commissione secondo cui comodalità e intermodalità «rimangono fattori chiave per creare un sistema di trasporto merci europeo sostenibile ed efficiente».

Sottolineando che L'UE ha risorse e competenze limitate per il miglioramento dei mercati di trasporto merci, i deputati sollecitano i ministri dei Trasporti ad occuparsi della questione degli investimenti infrastrutturali, trovando almeno un accordo sul coordinamento dei piani nazionali d'investimento in relazione ai loro rispettivi corridoi. Esortano poi la Commissione a concentrare il cofinanziamento delL'UE sulL'efficienza, L'interoperabilità e il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie e dei nodi intermodali, nonché di tutti gli altri modi di trasporto merci. In proposito, L'Aula ha respinto la richiesta di «riservare almeno il 40% delle risorse comunitarie alle infrastrutture di trasporto su rotaia». Inoltre, fin d’ora, occorre esaminare la posizione dei trasporti L'interno del Bilancio per garantire adeguati investimenti futuri in infrastrutture strategiche.

In relazione ai contratti pluriennali per la qualità delle infrastrutture ferroviarie, il Parlamento incoraggia la Commissione a definire condizioni quadro per norme minime di qualità a livello europeo. Propone poi agli Stati membri di legare la disponibilità di risorse per la costruzione, L'estensione e la manutenzione delle infrastrutture ferroviarie a queste norme qualitative, «considerandole pacchetti inseparabili», in modo da contribuire a una maggiore efficienza e al risparmio dei costi.

D'altra parte, il Parlamento ritiene che le reti dedicate al trasporto merci dovrebbero utilizzare le attuali reti destinate al traffico convenzionale, «ora rese più libere grazie ai progressi conseguiti nell’ambito dei treni ad alta velocità». Più in particolare, sostiene che le reti di trasporto merci su rotaia devono basarsi sui corridoi per il trasporto merci più “utili al mercato”, tenendo conto degli attuali corridoi ERTMS (sistema europeo di gestione del traffico ferroviario) e delle reti TEN-T (trasporto transeuropeo). E invita l’Agenzia ferroviaria europea a garantire che tali tratte divengano interoperabili. Allo stesso tempo, esorta la Commissione a sostenere i progetti concernenti l’uso differenziato delle linee ad alta velocità, ad esempio per il trasporto di merci leggere.

Il Parlamento chiede poi alla Commissione di definire i "corridoi verdi" «quali progetti esemplari di mobilità e intermodalità, finalizzati al passaggio a modi rispettosi delL'ambiente, alla riduzione della totalità degli incidenti, delle congestioni, del rumore, delL'inquinamento locale tossico e non tossico, delle emissioni di CO2 e del consumo delL'energia e del territorio, nonché L'accresciuta utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili (in particolare L'energia eolica e solare) in conformità della legislazione delL'Unione europea, dei suoi obiettivi e dei sistemi di trasporto intelligenti». In tale contesto, sollecita maggiori incentivi per promuovere la sostenibilità ambientale di tutti i modi di trasporto, «favorendo una loro combinazione ottimale in termini di efficienza, al fine di ridurre al minimo L'impatto sulL'ambiente, soprattutto nei "corridoi verdi"».

I deputati chiedono che il rispetto ovvero L'introduzione di standard intermodali stabili per quanto concerne dimensioni e peso di veicoli, container e impianti di carico «siano considerati d’importanza strategica per un trasferimento del trasporto merci alla rotaia». Esortano inoltre le autorità internazionali ed europee a normalizzare le tecniche orizzontali, che contribuirebbero a un più agevole trasferimento dai mezzi pesanti alla rotaia come pure su binari a scartamento diverso, al fine di una maggiore efficienza e di una riduzione dei costi. Al riguardo sottolineano L'importanza di adottare in tempi rapidi una norma mondiale per le unità di carico intermodali.

Ritengono inoltre che un migliore collegamento dei porti marittimi e interni con la rete ferroviaria e stradale delL'hinterland «costituisca una componente importante delL'infrastruttura dei trasporti» e sottolineano L'importante ruolo delle piattaforme interne e dei bacini di carenaggio. Rilevano poi che gli investimenti in terminali nelL'hinterland «possono essere realizzati in modo flessibile e rapido, eliminando le strozzature nella rete intermodale globale».

Il Parlamento rileva la necessità delL'uniformazione e della semplificazione delle procedure amministrative delle autorità interessate al mercato del trasporto merci, nonché della semplificazione delle regole e procedure doganali alle frontiere. Esorta quindi la Commissione a chiedere alle pertinenti associazioni e organizzazioni internazionali di mettere a punto un documento intermodale unico. Sottolinea poi l’estrema importanza della tariffazione stradale interoperabile per l’efficienza del trasporto merci in Europa.

Infine, convinto che la logistica del trasporto merci nello spazio urbano necessiti di un approccio specifico, il Parlamento auspica uno scambio di buone pratiche fra le città, al fine di identificare modalità sostenibili per rifornire gli spazi urbani. Suggerisce pertanto che la Commissione, al più tardi entro la fine del 2008, proponga un programma per rafforzare la cooperazione fra gli Stati membri responsabili dei progetti in tale settore, al fine di agevolare e valutare soluzioni agli attuali blocchi, con particolare riferimento al trasporto merci, tenendo debito conto del valore aggiunto del fattore logistico. Manu Mich. – clickmobility.it

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