Moretti: “In due anni sono stati tagliati costi per 750 mln di euro, con un esodo di 8.000 persone. Siamo favorevoli alla liberalizzazione dei trasporti ferroviari in Europa”
“Quest'anno saremo vicini al pareggio, nonostante gli oneri finanziari del debito che ammontano ad una spesa di circa 450 milioni di euro L'anno”.
Così ha spiegato ieri l’amministratore delegato del Gruppo FS, Mauro Moretti, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’offerta commerciale dell’Alta Velocità.
"Altrimenti avremmo avuto utili da reinvestire”, ha continuato Moretti, che ha anche ribadito come in due anni sono stati tagliati costi per 750 mln di euro, con un esodo di 8.000 persone (nel 2006 il Mol era pari a -700 mln di euro, per giungere, quest'anno, a circa 900 mln).
Una situazione evidenziata anche dal presidente del Gruppo FS, Innocenzo Cipolletta che, ricordando L'8 settembre 2006, data che vide il nuovo vertice entrare in carica, ha rilevato con soddisfazione “Abbiamo riportato i conti sotto controllo, con una eredità di disavanzo nel 2006 pari a 2,125 mld di euro, oggi siamo invece sotto i 100 milioni”. Razionalizzati i servizi bisogna ora “investire di più”, ha proseguito il presidente FS, che auspica di avere da parte delle autorità “maggiori investimenti nei servizi”.
“Siamo favorevoli alla liberalizzazione dei trasporti ferroviari in Europa” conferma Moretti che entra nel merito, commentandolo, del processo di liberalizzazione in atto e dedica spazio L'argomento competitori “che si affacciano, annunciando di avere raggiunto un'intesa con le Ferrovie tedesche per chiedere L'Europa una fase avanzata di liberalizzazione ferroviaria. I treni – sottolinea Moretti – devono poter sfrecciare da una parte L'altra della Ue senza vincoli”.
Fra gli obiettivi Moretti appunta la convinzione di “saper stare sul mercato”.
“Tra un anno o due saremo sui corridoi europei da soli o in partnership con altri. Ho molto rispetto per gli imprenditori che scommettono sul businnes ferroviario”.
Una sfida su tutte?
“Anzitutto riempire i nostri treni una scommessa da rinnovare il prossimo anno quando i treni tra i due 'hub' di Milano e Roma, sulla base della esperienza concreta, potrebbero passare ad una frequenza maggiore”. Manu Mich. – clickmobility.it