Ogni giorno in Toscana 10 milioni di spostamenti, un milione in bicicletta, ma le potenzialità sono davvero maggiori

Firenze. Trasporti: la bicicletta vera alternativa nelle città toscane

Firenze. Trasporti: la bicicletta vera alternativa nelle città toscane

D’Angelis: “Ci sono le condizioni per fare un salto di qualità per favorire la due ruote. Non servono grandi risorse, ma un salto culturale per vedere la bici come alternativa”La due ruote al centro degli “Stati generali” organizzati dalla commissione Territorio e ambiente del Consiglio regionale

Il 67% delle famiglie toscane possiede una bicicletta. Ogni giorno in Toscana si registrano dieci milioni di spostamenti e un milione di questi avvengono in bicicletta. Con potenzialità anche maggiori, perché molti spostamenti riguardano pochi chilometri in percorsi pianeggianti.
Si calcola che siano circa 700mila le persone che potrebbero passare dal mezzo motorizzato alla bici, per andare tutti i giorni al lavoro o a scuola. Questi alcuni dei dati emersi nel corso degli “Stati generali della bicicletta”, organizzati dalla commissione Territorio e ambiente del Consiglio regionale toscano a Palazzo Strozzi Sacrati.

“Ci sono le condizioni per fare un salto di qualità per favorire la due ruote – afferma il presidente della commissione, Erasmo D’Angelis (Pd) – Non servono grandi risorse: con poco possiamo fare moltissimo. Ma serve un salto culturale perché la bicicletta è ancora vista più come un intralcio al traffico che come una vera e propria alternativa”.

E’ stato il vicepresidente della Giunta, Federico Gelli, a aprire i lavori con un saluto di benvenuto, ricordando che la Regione si è dotata proprio in questi giorni di alcune biciclette per favorire gli spostamenti dei dipendenti in servizio fra le diverse sedi nel centro di Firenze.

“La mobilità ciclistica non sarà la soluzione di tutti i problemi, ma certo può dare un grosso aiuto per decongestionare il traffico e ridurre l’inquinamento urbano – ha detto Andrea Agresti (An- PdL), vicepresidente della commissione, che ha presieduto e coordinato i lavori – La bicicletta non è un ritorno al passato, anzi è una necessità irrinunciabile per migliorare la qualità della vita. Vorrei ricordare qui un’esperienza importante: a Grosseto non molti anni fa, quand’ero vicesindaco, abbiamo realizzato la pista ciclabile più lunga della Toscana, un nastro d’asfalto di 10 km, largo 4 metri, tutto alberato, utilizzato da mille persone al giorno per andare dalla città a Marina di Grosseto. Un esperimento di successo. Ma troppo spesso all’interno delle città non è così: la bicicletta funziona come mezzo per lo svago e il tempo libero; dobbiamo chiederci come mai ancora non funziona come mezzo di trasporto vero e proprio”.

Sullo stesso tasto ha insistito il presidente D’Angelis, nell’intervento di apertura.
“Pedalare resta troppo spesso soltanto uno sport, uno svago – ha detto – Ma la bicicletta può essere molto di più, può essere una vera alternativa per la mobilità urbana. Molte cose sono state fatte, i Comuni complessivamente hanno realizzato quasi 400 km di piste e percorsi ciclabili, e contando anche gli interventi in corso e pianificati si arriva quasi a 1000 km. Ma se andiamo a vedere come sono fatte e come funzionano le piste, vediamo che le criticità non mancano: difficoltà nelle entrate e nelle uscite, incroci a raso, soprattutto mancanza di collegamenti con punti cruciali come scuole, centri commerciali, luoghi di lavoro, mancanza di parcheggi e rastrelliere. E’ ora di invertire questa tendenza”.

Gli esempi positivi, all’estero, non mancano. D’Angelis ha ricordato il caso di Parigi, che in due anni si è dotata di 20.000 biciclette a noleggio e 1500 cicloposteggi, raggiungendo 7 milioni di noleggi l’anno e un introito di 10 milioni di euro per l’amministrazione, e il caso degli Stati Uniti, con il progetto “Più pedali più ti ricarichi”, una legge che entrerà in vigore il prossimo gennaio: 20 dollari in più nella busta paga mensile a tutti i lavoratori che vanno al lavoro in bicicletta.

“Una bicicletta a disposizione per tutti i dipendenti della Regione e degli altri enti pubblici e privati” questo l’obiettivo da porsi, secondo D’Angelis.M. Gio M. – clickmobility.it

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