Matteoli: “Ritengo che se i veicoli fossero dotati di un simile dispositivo non solo si comprenderebbero meglio le dinamiche di un incidente stradale, ma si contribuirebbe ad aumentare il rispetto delle regole da parte dei conducenti, consapevoli che il loro comportamento al volante sarebbe osservato”
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha proposto durante il Consiglio europeo dei Trasporti, ieri a Bruxelles, di esaminare in sede europea la possibilità di installare la "scatola nera" sulle autovetture. Si tratta di un registratore di eventi incidentali "Event Data Recorder – EDR).
"Ritengo – ha spiegato il ministro – che se i veicoli fossero dotati di un simile dispositivo non solo si comprenderebbero meglio le dinamiche di un incidente stradale, ma si contribuirebbe ad aumentare il rispetto delle regole da parte dei conducenti, i quali sarebbero consapevoli che il loro comportamento al volante sarebbe osservato e monitorato. Del resto tale dispositivo dovrebbe essere adottato da tutti i Paesi membri, diversamente avrebbe poca efficacia".
Il Commissario europeo ai Trasporti, Antonio Tajani, ha giudicato d'interesse e valida la proposta italiana e ha assicurato L'impegno della Commissione ad un approfondimento tecnico e ad una verifica sui risvolti giuridici della scatola nera. Analogamente farà il Consiglio europeo, come ha assicurato la Presidenza francese per bocca di Dominique Busseran, Segretario di Stato incaricato per i Trasporti.
I ministri europei del settore ieri hanno ribadito il proprio impegno a favore dello sviluppo di Trasporti sicuri e sostenibili e hanno dedicato gran parte dell’incontro al settore marittimo.
I partecipanti si sono mostrati pronti a prendere maggiormente in considerazione l’impatto dei trasporti sull’ambiente e hanno adottato delle conclusioni sul pacchetto « ecologizzazione dei trasporti».
Riguardo alla sicurezza stradale, i ministri hanno confermato la propria volontà di sanzionare i comportamenti pericolosi dei conducenti europei, come la guida in stato di ebrezza e l’eccesso di velocità, qualunque sia lo Stato in cui l’infrazione venga commessa, ma hanno sottolineato la necessità di proseguire i lavori per la creazione di un sistema efficace di scambio di informazioni tra gli Stati membri, in uno spirito di cooperazione giudiziaria.Manu Mich. – clickmobility.it