Ad oggi è poco più di una bozza progettuale di fusione.
Dal titolo "Percorso per la realizzazione del progetto Toscana del Sud" in poche pagine mette nero su bianco strategie e obiettivi delL'ipotesi di fusione fra Rama (Grosseto), Train (Siena), Atm (Piombino) e Lfi (Arezzo).
Un progetto che guarda alla creazione di un «un soggetto unitario di gestione dei servizi di trasporto in grado di recitare un ruolo di primo piano nel settore».

Il documento porta le firme congiunte dei quattro presidenti delle società di trasporto, ma non vede ancora il coinvolgimento delle proprietà aziendali e quindi le Province ed i Comuni.

La fusione delle quattro realtà aziendali – come si evince dal rapporto – obbedisce alla necessità di superare la frammentazione attuale del sistema di trasporto pubblico locale.
Una unificazione che porterebbe alla nascita di un soggetto di grande respiro da  «collocarsi tra le prime dieci realtà italiane» del settore, con un fatturato annuo di 80 milioni di euro, mille addetti e 30 milioni di vetture-km/anno.

Il progetto mette in evidenza che L'integrazione  si «concretizzerà nel mantenimento delle singole realtà societarie», al quale si accompagnerà la creazione di una "new company", partecipata dalle singole società.
Nella nuova realtà andrebbero a convergere i rami d'azienda legati al servizio: i trasporti, la manutenzione della flotta mezzi e L'amministrazione.
Alle aziende resterebbe la titolarità del patrimonio immobiliare.Manu Mich. – clickmobility.it