Diminuzione dei costi: 10 milioni in tre anni

Firenze. Ataf, approvato il piano strategico: entra nel vivo il processo di risanamento e rilancio

Firenze. Ataf, approvato il piano strategico: entra nel vivo il processo di risanamento e rilancio

Attuando le previsioni contenute nel piano strategico sarà possibile incrementare efficienza e competitività per fare di Ataf un’azienda solida, in grado di gestire i cambiamenti di scenario, dialogare con potenziali partner industriali per vincere le prossime gare

Il CdA di Ataf ha approvato ieri il Piano Strategico 2009/2012 che comprende anche il budget per l’anno 2009.
Si tratta, complessivamente, di una manovra di recupero per quasi 10 milioni di euro che mira a portare in positivo il bilancio nel 2012 e, soprattutto, a costruire un’azienda competitiva che affronti con determinazione le prossime gare.

Per il periodo 2009/2012, il piano strategico prevede benefici pari a 9.7 milioni di euro, derivanti per il 59% (5,9 mln/€) dalla riduzione dei costi di produzione e per il 41% (3,8 mln/€) dallo sviluppo delle componenti positive del reddito.
Ataf, che ha rispettato gli obiettivi posti dal Piano Industriale del 2006, punta a recuperare 3.3 milioni di euro nel 2009: 2.3 milioni deriveranno dalla riduzione dei costi e circa 1 milione dall’aumento dei ricavi.
Un obiettivo che è necessario raggiungere senza ulteriore contribuzione da parte dei Comuni soci, vista la particolare situazione economica del Paese, puntando unicamente su processi di miglioramento dell’efficienza e della produttività interni all’azienda: entra nel vivo, quindi, il processo di risanamento e rilancio avviato già da qualche anno.

Attuando le previsioni contenute nel piano strategico sarà possibile incrementare efficienza e competitività per fare di Ataf un’azienda solida, in grado di gestire i cambiamenti di scenario conseguenti all’introduzione della tramvia e dialogare con potenziali partner industriali nell’ottica di una crescita dimensionale necessaria. La prossima gara per l’affidamento del Tpl, in programma nella primavera del 2010, ipotizza infatti l’individuazione di un bacino più ampio dell’attuale, disegnato su scala provinciale. Un’impostazione condivisa da Ataf che nel Piano Strategico approvato individua due punti fermi da raggiungere nel prossimo futuro: allargamento ulteriore dei bacini e aggregazione tra aziende per dar vita ad un soggetto forte che operi all’interno di un più ampio perimetro di business. Secondo Ataf è questa la strada da seguire per beneficiare di economie di scala e di scopo, aumentare i margini di produttività e costruire un sistema di Tpl più semplice e competitivo che offra ai cittadini un servizio di qualità.  

Il recupero di competitività dell’azienda, necessario per raggiungere gli obiettivi del Piano Strategico e partecipare al meglio alle prossime gare, passa attraverso una revisione complessiva dei processi produttivi che non può prescindere dall’organizzazione del lavoro.
L’azienda ha ripetutamente sottoposto questo tema alle rappresentanze sindacali dei lavoratori, senza però trovare ipotesi di accordo condivise. Oggi, il percorso si arricchisce del quadro di efficientamento industriale entro il quale la ricontrattazione degli accordi aziendali in materia di organizzazione e orario di lavoro si rende necessaria. Ataf continuerà a ricercare un dialogo costruttivo con i sindacati, ma, in quanto necessitata, procederà contestualmente a comunicare la disdetta degli accordi, frutto delle stratificazioni del passato.
A tale proposito, si riportano (in allegato) alcuni dati indicativi dei costi del personale Ataf in rapporto alla media delle altre aziende regionali e nazionali del settore. Gli autisti di Ataf lavorano, in un anno, per esempio, 30 giorni in meno rispetto ai colleghi impiegati nelle altre società del comparto. ____________________________________
*il numero di giornate di lavoro svolte da ciascun autista Ataf è sensibilmente inferiore alla media delle altre aziende del comparto perché gli accordi aziendali, di secondo livello, garantiscono 23.5 giornate di riposo aggiuntive che si sommano a quanto previsto dal CCNL (61 riposi annui + 27 giorni di ferie). Aggiungendo anche le assenze dovute a malattia, congedi parentali, riposi per donazione del sangue, ecc., si arriva in Ataf ad una media di 230 giornate di presenza al lavoro in un anno, e 115.5 di assenza.Manu Mich. – clickmobility.it

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