Torna sui binari il Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato

Roma. Sono già 6 le città italiane fuorilegge per le polveri sottili nel 2009: i dati nel dossier Mal’aria di Legambiente

Roma. Sono già 6 le città italiane fuorilegge per le polveri sottili nel 2009: i dati nel dossier Mal’aria di Legambiente

Cogliati Dezza: “La concentrazione delle polveri sottili è risultata elevata, oltre il limite annuo consentito. Il traffico veicolare resta il maggior responsabile e le misure adottate dalle amministrazioni locali non sono state sufficienti per affrontare il problema dell’inquinamento atmosferico e le possibili alternative alla mobilità privata su strada”

La pioggia non ha fermato lo smog. A neanche due mesi dall’inizio del 2009 sono già sei le città italiane che hanno oltrepassato il limite massimo di 35 giorni di superamento dei livelli di Pm10 considerati dalla normativa attuale come limite annuale consentito per salvaguardare la salute dei cittadini.

Secondo i nuovi dati del dossier Mal’aria di Legambiente a guidare la poco onorevole classifica dello smog con 41 giorni di superamenti ci sono Torino e Frosinone seguite da Brescia, Sondrio e Alessandria con 38 superamenti e Milano con 35. Nelle prime posizioni troviamo quindi gran parte delle città dell’area padana: 7 nei primi 10 posti e 16 nelle prime 20 posizioni, tutte con oltre 20 giorni di superamento. Dati allarmanti che confermano anche per il 2009 forti preoccupazioni per l’aria che si respira nelle città del Belpaese.

E perché su questo fronte non venga abbassata la guardia torna sui binari per la ventesima edizione il Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato, realizzato con il contributo di Italgest Energia Pulita, Consorzio Ecogas e Assogasliquidi, la grande campagna di monitoraggio sull’inquinamento atmosferico e acustico che porta a bordo tante informazioni sulla mobilità sostenibile, l’energia rinnovabile, il risparmio energetico, le scelte d’acquisto responsabili e la gestione sostenibile dei rifiuti.

I dati aggiornati sull’inquinamento atmosferico e l’edizione 2009 del Treno Verde sono stati presentati ieri mattina alla stazione di Roma Termini a bordo del treno, dal presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza e dall’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, dal direttore Assogasliquidi Rita Caroselli e dal direttore del Consorzio Ecogas, Alessandro Tramontano.

“I dati emersi dal dossier Mal’Aria relativi ai primi due mesi dell’anno sono un chiaro campanello d’allarme – dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente -.  Nonostante i mesi piovosi, la concentrazione delle polveri sottili è risultata elevata, addirittura oltre il limite annuo consentito in ben sei città italiane.  Purtroppo il traffico veicolare resta il maggior responsabile e quanto emerso dal dossier dimostra che le misure adottate dalle amministrazioni locali non sono state sufficienti per affrontare concretamente il problema dell’inquinamento atmosferico e le possibili alternative alla mobilità privata su strada, in un Paese che vanta un’altissima media di automobili in circolazione: 62 su 100 abitanti. Per questo in occasione della partenza del Treno Verde, vogliamo ribadire quanto sia urgente intervenire con operazioni mirate e necessarie per migliorare la vivibilità delle nostre città.  Riteniamo che ridurre il traffico veicolare privato, penalizzandolo economicamente e puntando su soluzioni di mobilità sostenibile, come il trasporto su rotaie, sia il punto di partenza per muoversi concretamente in questa direzione”.

“Continua a crescere la domanda di treno soprattutto nelle grandi aree metropolitane e sulle direttrici servite dalla metropolitana d’Italia, l’Alta Velocità – dichiara Mauro Moretti, amministratore delegato Ferrovie dello Stato -. Soltanto nel trasporto regionale, nel 2008, un milione e 680mila viaggiatori al giorno hanno scelto il treno sottraendo alla strada 65mila automobili in più rispetto al 2007. Un risparmio di 27mila tonnellate di CO2 a cui si aggiungono i benefici che è in grado di produrre l’Alta Velocità. Infatti, a soli due mesi dall’attivazione della nuova linea Milano – Bologna  oltre 2 milioni di italiani hanno viaggiato sul Frecciarossa. In molti hanno abbandonato l’aereo o l’auto preferendo il treno, e la loro scelta virtuosa vale, potenzialmente, 6mila tonnellate di anidride carbonica in meno. Un beneficio virtuale che diventerà reale mano a mano che l’offerta aerea, ferroviaria e stradale si modificherà in coerenza alla trasformazione della domanda. Basta pensare che già oggi sulla Roma – Milano il Frecciarossa trasporta circa il 50% dei viaggiatori.  E a dicembre, con l’apertura della Bologna – Firenze, e della Milano – Novara si completerà il sistema AV/AC da Torino fino a Salerno e la distanza tra Roma e Milano sarà coperta in sole tre ore. Il treno è destinato a crescere ancora”.

Occorre poi spostare il mercato e la produzione verso i veicoli meno impattanti, come previsto anche dalla nuova direttiva europea, puntando sui veicoli a bassa emissione di CO2, ma anche di inquinanti atmosferici. Per questo andrebbero incentivati solo i veicoli a basso consumo e ridotte emissioni di polveri sottili puntando sui carburanti alternativi, come gpl o metano, o le auto ibride. Purtroppo il sistema di incentivi varati dal governo all’inizio di febbraio va in altra direzione.

“GPL e metano sono carburanti a basso impatto ambientale disponibili da subito per contribuire all’abbatti- mento delle emissioni inquinanti e dei costi di gestione della mobilità – dichiara Alessandro Tramontano, direttore del Consorzio Ecogas – infatti il prezzo al distributore è notevolmente inferiore rispetto a quello dei carburanti tradizionali”.

“Tra l’altro – spiega Rita Caroselli, direttore di Assogasliquidi – l’utilizzo in autotrazione è quanto mai opportu- no anche in termini di sicurezza sugli approvvigionamenti: attualmente si registra un esubero “fatale” di produzione nazionale di GPL di 400.000 tonnellate che oggi vengono esportate, mentre potrebbero soddisfare il fabbisogno di circa 400.000 automobilisti in più”.

Lo storico convoglio ambientalista farà tappa in sette città: partirà da Napoli per poi spostarsi a Taranto e risalire la penisola  passando per Pescara, Verona, Alessandria, La Spezia e Firenze.

Più di un mese di viaggio per monitorare la qualità dell’aria e il rumore ma anche per informare e sensibiliz- zare i cittadini sulle tematiche ambientali, raccogliendo la grande sfida ambientale contro i mutamenti climatici.

Per ogni tappa il Treno Verde effettuerà il monitoraggio sulla qualità dell’aria e i livelli di rumore attraverso le rilevazioni condotte dal Laboratorio mobile dell’Istituto sperimentale di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato, mentre per il primo anno l’equipaggio del Treno Verde con l’ausilio di attrezzature scientifiche, fornite da Con.tec, effettuerà monitoraggi che forniranno ulteriori indicazioni sulla concentrazione delle polveri sottili anche in altre zone.

dossierManu Mich. – clickmobility.it

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