Nei primi tre mesi 2009 3.214 le contravvenzioni per eccesso di velocità, 131 per guida in stato di ebbrezza, 12 per guida sotto l’effetto di stupefacenti, 955 per la mancanza delle cinture di sicurezza e 27 per la guida delle due ruote senza casco
Controlli della Polizia locale e utilizzo delle telecamere per sanzionare la guida pericolosa. Ma anche nuove isole pedonali, zone a traffico limitato, piste ciclabili e interventi di riduzione del traffico, insieme a principi di educazione stradale per rendere i cittadini più consapevoli dei rischi che si corrono quando in auto, in moto, in bici e a piedi si tengono comportamenti scorretti, causa a volte di incidenti mortali.
È questa la strategia del Comune di Milano per diminuire gli incidenti stradali, che l’assessorato alla Mobilità, Trasporti e Ambiente ha posto in atto e che sta dando i primi risultati positivi. Ne ha parlato ieri l’assessore Edoardo Croci intervenuto alla presentazione del Secondo rapporto sulla sicurezza stradale a Milano, organizzato a Palazzo Marino dalla Lista Ferrante a cui hanno partecipato i consiglieri comunali Milly Bossi Moratti, Carlo Montalebetti e Aldo Ugliano.
“La sicurezza stradale è uno degli obiettivi prioritari dell’amministrazione – ha detto l’assessore Croci -. Stiamo procedendo con interventi che non seguono una logica emergenziale, ma che sono pianificati e realizzati attraverso azioni puntuali e mirate”.
Durante il suo intervento l’assessore Croci ha fornito alcuni dati sulla riduzione degli incidenti a Milano nel 2008. Gli incidenti senza feriti sono diminuiti del 14,4 per cento nell’area Ecopass (nuova Ztl) e del 4,6 per cento al di fuori, mentre quelli con feriti sono calati del 14,2 per cento all’ interno dell’area e del 6,7 per cento all’esterno.
Dati significativi sono arrivati anche dalla Polizia locale, costantemente impegnata nel contrastare e sanzionare i comportamenti più rischiosi alla guida. Nei primi tre mesi di quest’anno sono state 3.214 le contravvenzioni per eccesso di velocità, 131 per guida in stato di ebbrezza, 12 per guida sotto l’effetto di stupefacenti, 955 per la mancanza delle cinture di sicurezza e 27 per la guida delle due ruote senza casco.
Fondamentali come deterrente contro la guida pericolosa sono state le telecamere: annullati gli incidenti per eccesso di velocità, sono diminuiti del 70 per cento quelli per il passaggio con il rosso e del 45 per cento quelli sugli attraversamenti pedonali.
Il comportamento pericoloso come causa di incidenti emerge anche dalla ricerca Istat del 2007: il 93,7 per cento degli incidenti in area urbana sono da attribuirsi ad una manovra scorretta del conducente; seguono con il 3,5 per cento gli incidenti causati da pedoni e con il 2,4 per cento quelli causati da un’alterazione psicofisica della persona alla guida.Nel corso del suo intervento l’assessore Croci ha poi descritto gli interventi per la sicurezza stradale realizzati con l’assessorato alle Infrastrutture e Lavori pubblici a cui sono stati destinati 5 milioni di euro. Nel 2008 sono stati risistemati mille attraversamenti pedonali con la tracciatura di strisce anti-sdrucciolo e rifrangenti (costo 450mila euro) e sono stati installati 250 dissuasori di velocità. Per quest’anno è prevista e già finanziata (costo 4 milioni di euro) la rimozione dei binari del tram in disuso in via Palestro, in Ripa di Porta Ticinese, via San Vittore, via Vico, via Filangeri, via Cesare Battisti e via Borgognone. Saranno infine realizzati sui marciapiedi circa 7.000 scivoli per i disabili (costo 650mila euro).Nel 2008 l’assessorato alla Mobilità, Trasporti e Ambiente ha anche avviato il progetto “Percorsi e attraversamenti sicuri” (con un investimento di 10,5 milioni di euro) che prevede la realizzazione di 30 passaggi pedonali (5 sono gia attivi), in prossimità di scuole, uffici comunali e servizi pubblici, resi più sicuri grazie dall’uso di moderne tecnologie per segnalare la velocità ai veicoli in arrivo e di telecamere per il rilievo dei pedoni, ma soprattutto più illuminati per migliorare la condizione di sicurezza di chi attraversa.Lo sviluppo delle isole pedonali e delle zone a traffico limitato oltre a migliorare la qualità della vita dei cittadini e di chi si reca in queste aree, contribuendo a ridurre traffico e smog, favorisce la circolazione in sicurezza dei pedoni. A Milano le aree pedonali si estendono per una superficie di oltre 317 mila mq, le ztl per quasi 81.500 mq. Il Comune ha già approvato la realizzazione del Campus pedonale Bocconi. Di prossima discussione anche il progetto di pedonalizzazione dell’area di Brera e dei Navigli.
Gli interventi per la sicurezza stradale riguardano anche i ciclisti con lo sviluppo delle piste ciclabili. Attualmente si estendono per 75 km, ma sono già in corso opere per costruire altri nuovi 8 km a cui si uniranno, in vista di Expo 2015, 8 raggi verdi con percorsi ciclopedonali dal centro alla periferia, per una lunghezza complessiva di 75 km.
Il tema della sicurezza stradale si intreccia anche con la presenza di un trasporto pubblico efficiente e con lo sviluppo di una mobilità sempre più sostenibile, come sottolineato dall’assessore Croci: “Gli interventi per la sicurezza stradale si concretizzano anche con l’offerta di nuovi servizi di trasporto pubblico che permettono di muoversi in città in sicurezza e lasciando a casa l’auto. Il bus by night, partito nel giugno del 2007, nelle notti di venerdì e sabato, ha già riaccompagnato a casa oltre 20.000 ragazzi e sono oltre 180.000 le persone che dal giugno scorso, il sabato notte, hanno usufruito del prolungamento di un’ora del servizio di metropolitana”.
Per la prima volta a Milano si stanno progettando i nuovi interventi urbanistici con attenzione alla mobilità sostenibile: i nuovi quartieri, come City Life, avranno al loro interno aree pedonali e ciclabili, saranno serviti dal trasporto pubblico tanto da comportare una sensibile riduzione degli spazi dedicati ai parcheggi.
Il Comune di Milano infine sottoscriverà a breve con la Fondazione Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) per la sicurezza stradale un importante accordo che prevede l’individuazione e la realizzazione di un “quartiere modello” dotato di tecnologie e infrastrutture per garantire la sicurezza ai cittadini.
Dalla collaborazione con Ania è nato anche il progetto “black points” per segnalare al Comune i “punti neri” dove agire in tempi brevi con piccoli interventi, ma importanti ai fini della sicurezza stradale.Manu Mich. – clickmobility.it