Nel proclamare lo sciopero i sindacati sottolineano che, dopo la riduzione dell’organico di 300 persone, “mai si poteva immaginare di trovarci oggi di fronte ad una amministrazione comunale che non rispetta gli accordi, come il mancato trasferimento del personale di Ami previsto per il 30 marzo scorso”
I sindacati della Filt, Fit, Uilt e Faisa hanno dichiarato per domani lo sciopero del trasporto pubblico genovese.
Lo stop è previsto dalle ore 10,30 alle 14,30 per il personale viaggiante e le ultime quattro ore del turno per il restante personale. Saranno comunque garantiti i servizi minimi.
Nel proclamare lo sciopero i sindacati sottolineano che, dopo la riduzione dell’organico di 300 persone, “mai si poteva immaginare di trovarci oggi di fronte ad una amministrazione comunale che non rispetta gli accordi, come il mancato trasferimento del personale di Ami previsto per il 30 marzo scorso”.
“I lavoratori di AMT e AMI e le organizzazioni sindacali hanno iniziato nell’anno 2004 a dover affrontare una serie di percorsi complessi e pesanti che hanno portato alla riduzione dell’organico di 300 persone – si legge nella nota -.
Mai si poteva pensare che dopo aver subito:
• la scissione e la vendita del 41% delle azioni di AMT
• la vendita di una rimessa e di una officina
• la messa in liquidazione di AMI
• al ricorso da parte di AMI liquidazione alle procedure di mobilità (Legge 223/91)
• il distacco del personale ad altre Società del Comune
di trovarci oggi di fronte ad una amministrazione Comunale che non rispetta gli accordi del 7 marzo 2008 e 30 Dicembre 2008, vedi ad esempio, il mancato trasferimento del personale di AMI previsto per il 30 marzo 2009, con tutte le ricadute conseguenti”.
“Inoltre – prosegue la nota – per il fatto che non è stato ancora raggiunto un accordo definitivo tra AMT e il Comune di Genova per la cessione dei rami di azienda a causa di problemi di carattere economico, ha portato AMT a non approvare il Bilancio Consuntivo 2008, rinviandolo a Luglio 2009.
Amt ha sospeso le previste assunzioni di autisti mettendo in difficoltà il personale delle rimesse per la richiesta anche di un solo giorno di ferie e seri problemi di manutenzione ai mezzi. Amt sta anche predisponendo un piano industriale per il 2009-2011 che contiene una serie di manovre sia esterne all’azienda, sia interne con nuovi tagli alle linee con una compressione dei tempi di percorrenza, già ad oggi insufficienti”.
“Infine la mancanza sia di un chiaro piano della mobilità pubblica, sia di adeguati e certi finanziamenti per assicurare il servizio di trasporto pubblico genovese, si configura uno scenario fortemente incerto e preoccupante il futuro dei lavoratori di AMT ed AMI sul versante occupazionale e salariale”.
Oltre allo sciopero di 4 ore di domani, i sindacati porteranno avanti nelle prossime settimane le procedure presso il Tribunale del Lavoro per attività sindacale contro Comune di Genova e aziende, come previsto dall’ex art. 28 dello Statuto dei Lavoratori. Manu Mich. – clickmobility.it