Ieri Bergamo ha confermato il proprio ambizioso obiettivo: diventare un importante punto di riferimento nel settore della 'mobilità tecnologica'.
I dettagli sono emersi durante il seminario nazionale «Tecnologia e sistemi al servizio della mobilità sostenibile della città» organizzato da Atb Bergamo.

"Perchè un seminario sul tema delle tecnologie? – ha sottolineato Gianni Scarfone, direttore ATB Mobilità Bergamo -. Per più ragioni. Prima di tutto la consapevolezza che la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche rende disponibili potenti strumenti per il governo del sistema della mobilità nelle città sempre più congestionate dove mobilità e trasporti sono considerate dai cittadini la principale priorità.
Le soluzioni tecnologiche e i nuovi strumenti, che fino a qualche anno erano solo immaginabili ora sono disponibili nel nuovo mercato delle tecnologie specifiche in rapido sviluppo.
In altre parti del mondo e delL'Europa, dove prevalgono approcci pragmatici e meno ideologici e provinciali ai temi della mobilità, si sono sviluppate e consolidate esperienze importanti in questo settore e avremo modo di cogliere le caratteristiche di questa situazione attraverso la presentazione iniziale di Leopoldo Montanari, che affonda le sue radici proprio in un lavoro da noi commissionato qualche anno fa proprio sui temi dello stato delL'arte delle centrali della mobilità".

Il direttore delL'Atb, Gianni Scarfone ha rilevato che "A Bergamo si è investito abbastanza in questo settore, mi riferisco al sistema tram-bus e ai servizi di telesorveglianza delle ztl. Ma abbiamo altri progetti in cantiere. Puntiamo a arrivare a un'informazione personalizzata sulla mobilità e sul traffico attraverso palmari e cellulari".

Il governo della mobilità in ambito urbano rappresenta un fattore chiave per il miglioramento della vivibilità e della sostenibilità territoriale.
La principale conferma è riscontrabile nel progressivo sviluppo e nella crescente attenzione rivolta dalle Pubbliche Amministrazioni ai modelli ed alle tecnologie applicate alla gestione delle flotte, al monitoraggio della circolazione veicolare, al controllo della viabilità e delle regole per l’accesso ai centri abitati.
Le nuove frontiere tecnologiche offrono infatti l’opportunità di costruire reti capillari di distribuzione di informazioni alla popolazione in movimento e pongono i fondamenti per definire strumenti programmatici basati sempre di più su misure effettive del comportamento del traffico.
Per approfondire questo contesto in rapida evoluzione il workshop ha l’obiettivo di creare un tavolo di confronto che a partire dalle best practices nazionali individui i possibili traguardi di medio periodo volti a garantire una reale interoperabilità dei sistemi.

Il convegno ha rappresentato il primo passo di un progetto più ampio, cadenzato sul medio e sul lungo periodo, "per trasformare Bergamo – secondo le parole dello stesso Scarfone – in un luogo di confronto e di dialogo tra esperti del settore con  appuntamenti fissi e ricorrenti".

Ieri allo stesso tavolo ha trovato posto un ventaglio importante di relatori che hanno illustrato le esperienze di Roma, Bologna, Brescia, Torino e Cagliari.
I relatori, invece, sono stati concordi nel sottolineare che «le nuove frontiere delL'hi-tech permettono oggi di costruire reti capillari di distribuzione di informazioni alla popolazione e pongono i fondamenti per definire strumenti programmatici basati sempre di più su misure effettive del comportamento del traffico».

Nella prima parte della giornata, dopo L'overwiev di Leopoldo Montanari – Lem Consulting – sono state presentate le principali esperienze in Italia, mentre nella seconda parte si è dato spazio L'orizzonte dello sviluppo tecnologico, illustrato da chi sviluppa e produce soluzioni tecnologiche.

gli interventi…Manu Mich. – clickmobility.it