l'obiettivo dell'amministrazione regionale è disegnare un sistema di servizi che sia integrato con il traffico automobilistico

Palermo. Ferrovie: approvate linee guida per trasporto regionale in Sicilia

Palermo. Ferrovie: approvate linee guida per trasporto regionale in Sicilia

Bufardeci:  “Siamo a un passo da una svolta epocale. La Sicilia è pronta ad assumersi le sue responsabilità ed a gestire il trasporto ferroviario regionale. Con la riunione si gettano le basi per la sigla del contratto di servizio. Saremo responsabili delle scelte operative e strategiche che verranno fatte nei confronti degli utenti del servizio”

E' stato approvato – nel corso della riunione che è svolta ieri nella sede del Dipartimento regionale dei Trasporti, presieduta dal Dirigente generale Giovanni Lo Bue, alla presenza dei vertici di RFI e Trenitalia – un primo progetto che riguarda le linee fondamentali che caratterizzeranno la prossima offerta di RFI e Trenitalia. Si tratta dei contenuti che qualificheranno il contratto di servizio attraverso il quale si assegna alla Sicilia la gestione del trasporto ferroviario regionale. Il progetto si articola in tre fasi temporali. Il primo periodo operativo scade a fine del 2009.

In questo periodo non sono previsti interventi strutturali. Viene introdotta la “programmazione cadenzata” per le linee Palermo-Messina e Messina-Catania-Siracusa, metodologia scelta per una razionalizzazione nelL'impiego delle risorse a disposizione  e per venire incontro  alle esigenze degli utenti,  e facilitando L'individuazione dei collegamenti ferroviari da utilizzare.

L'offerta in queste tratte sarà differenziata in tre categorie: servizio metropolitano con treni ad elevata frequenza (ogni 30 minuti) ed elevato numero di fermate (nel caso della  Palermo-Messina questo servizio potrebbe essere tra Palermo e Termini); servizio medio-lungo con treni che effettuano poche fermate nel tratto già coperto dal servizio metropolitano e maggiori fermate nel rimanente percorso (nel caso della Palermo-Messina questo servizio potrebbe essere, per esempio tra Palermo e Cefalù o S. Agata); treni veloci a lunga percorrenza che effettuano poche fermate su tutta la tratta.

“Siamo a un passo da una svolta epocale. La Sicilia è pronta ad assumersi le sue responsabilità ed a gestire il trasporto ferroviario regionale. Con la riunione di ieri si gettano le basi per la sigla del contratto di servizio. In pratica, saremo responsabili delle scelte operative e strategiche che verranno fatte nei confronti degli utenti del servizio” – ha commentato il vicepresidente della Regione siciliana e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, a conclusione della riunione tecnica tra L'amministrazione regionale e Rfi–Trenitalia.

“Si è giunti a un buon accordo sui contenuti del contratto, e quindi sulla prospettiva dei servizi che saranno erogati – continua Bufardeci – ora si tratta di concludere l’accordo con il governo nazionale sul piano economico. Ma siamo già a buon punto e si tratta di limare L'entità delle risorse che verranno messe a disposizione della regione per garantire un livello adeguato di servizi”.

La soglia essenziale per mantenere il livello dei servizi è stimata dal dipartimento in 150 milioni di euro L'anno. Una parte di questa somma sarebbe destinata ad accantonamenti da destinare ai necessari investimenti per un parziale rinnovo del materiale rotabile. Il Ministero dei Trasporti ha, invece, stimato il valore del servizio in oltre 111 milioni di euro. Per Bufardeci, “potremo trovare un accordo soddisfacente a metà strada, tra le richieste delL'amministrazione regionale e le proposte ministeriali”.

L'obiettivo delL'amministrazione regionale è disegnare un sistema di servizi che sia integrato con il traffico automobilistico: quindi, nella scelta delle stazioni bisognerà considerare quelle capaci di attirare maggiormente tale traffico, anche in dipendenza delle stagioni.

La seconda tappa del programma tecnico operativo scade a  dicembre del 2010. In questo lasso di tempo  L'offerta andrà consolidata realizzando opere strutturali di media entità,  come ad esempio gli scambi automatizzati ai punti d'incrocio (ognuno del costo di circa 1,5 milioni di euro) e i sottopassi.

Tali interventi consentono la velocizzazione delle linee (ognuno circa dieci minuti) e permetterebbero la circolazione di un maggior numero di treni. In questa fase temporale è prevista anche la realizzazione di interventi sui tracciati e sul binario per permettere L'adeguamento delle linee regionali al cosiddetto “rango P”, e  consentire  la circolazione dei treni Pendolino. Scelta, questa, subordinata alla decisione che la Regione dovrà assumere sulla utilizzazione di tali treni nelle linee regionali.

La terza ed ultima fase del piano si concluderà alla fine del 2015. E' la stagione degli  interventi strutturali sulle linee a lunga percorrenza. La riunione è stata aggiornata L'inizio del mese di luglio quando saranno forniti i dati esatti, riguardanti le linee e le fermate, della prima fase di programmazione.

Nel corso della riunione si è anche discusso della necessità di individuare, in tempi brevi, così come richiesto dal Ministero dei Trasporti,  le opere di grosso impatto, da realizzare nel lungo periodo, che andranno inserite nel prossimo Dpef nazionale. Manu Mich. – clickmobility.it

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