A giugno previsto il completamento dei passaggi per aumentare il capitale di Trenitalia, società di trasporto del Gruppo FS

Roma. Ferrovie: a luglio gare per i nuovi treni “Dai contratti di servizio nuove risorse per i pendolari”

Roma. Ferrovie: a luglio gare per i nuovi treni “Dai contratti di servizio nuove risorse per i pendolari”

Dal rinnovo degli accordi con quasi tutte le regioni, entro luglio, le Fs prevedono di poter contare su 2 miliardi di euro da destinare agli investimenti per migliorare i servizi locali. Una nuova formula di impostazione delle politiche di trasporto pubblico che equivale a un vero cambiamento culturale

Le gare per i nuovi treni AV potranno partire a luglio, dopo la ricapitalizzazione di Trenitalia. E dai contratti di servizio regionali si potranno trovare 2 miliardi di euro da investire per i treni dei pendolari”.
Mauro Moretti numero uno delle FS, ne ha parlato venerdì a margine del meeting delle ferrovie europee rispondendo alle domande dei giornalisti.

“Prima di lanciare le gare per l’AV – ha detto – devo ricapitalizzare Trenitalia, portandola almeno a 3 miliardi. Solo in questo modo si può ristabilire un corretto rapporto di indebitamento, che ci permetterà di impegnarci nell’acquisto dei nuovi treni. Sto portando a termine questa operazione, senza contributi da parte dello Stato, e penso che il percorso si potrà chiudere entro giugno. Superati tutti i passaggi formali, partiremo con le gare”.

“Ben diversa la situazione sul fronte dei servizi per i pendolari. Presto – ha spiegato – riceveremo un contributo di 500 milioni dallo Stato, un contributo importante ma non certo sufficiente per i famosi 1000 treni per il trasporto locale, un progetto da noi lanciato nel 2007 ma rimasto lettera morta. Il Gruppo FS, d’altro canto, non può continuare a indebitarsi come si usava fare in passato. Le risorse che mancano, quindi, le stiamo cercando attraverso i contratti di servizio con le Regioni, basati sulle offerte e i prezzi del nostro catalogo: se si vogliono treni nuovi, come sarebbe giusto, ci devono dare la possibilità di fare gli investimenti, altrimenti non possiamo fare altro, ce lo impone il Codice Civile, al di là del quale nessuno può obbligarci diversamente”.

“Seguendo questa strada – ha poi spiegato Moretti – ritengo che entro luglio avremo il 90 per cento dei contratti di servizio firmati. Da questi accordi, che i nostri interlocutori hanno sottoscritto avendo ben presenti gli svantaggi delle ipotetiche alternative estere di cui spesso si parla a sproposito, potremo raggiungere circa 2 miliardi, 2 e mezzo con i 500 milioni di cui parlavo prima, con i quali potremo indire gare anche per i servizi regionali. Non saranno i 1000 treni che abbiamo proposto, ma magari 500, e sarebbe comunque non solo un semplice passo avanti per la somma messa insieme, ma addirittura un nuovo elemento culturale nella politica del trasporto pubblico”. Manu Mich. – clickmobility.it

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