L’attuale normativa rischia di alterare la concorrenza e va modificata anche in vista della privatizzazione del gruppo Tirrenia e delle sue controllate regionali, da attuare con gara
La regolamentazione del trasporto passeggeri nei Golfi di Napoli e Salerno riduce ingiustificatamente gli spazi per la concorrenza. Lo scrive l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in una segnalazione inviata alla Regione Campania, al Governo e al Parlamento. Secondo l’Antitrust occorre una profonda revisione della regolazione per coniugare al meglio obblighi di servizio pubblico e concorrenza.
Per l’Autorità è innanzitutto necessario definire con chiarezza e trasparenza gli obblighi di servizio pubblico, a partire da quello di tutela della continuità territoriale, oggi soddisfatti sia dall’offerta degli operatori privati (non sussidiata) che da quella di Caremar (sussidiata a livello nazionale).
L’intervento regolatorio, in particolare in materia di prezzi, andrebbe inoltre circoscritto solo alla parte non profittevole dei servizi – sottolinea L'Antitrust -. Per minimizzare l’entità dei finanziamenti a carico del pubblico e, al tempo stesso, massimizzare gli spazi per la concorrenza, l’alternativa principale è rappresentata dal ricorso a procedure ad evidenza pubblica.
Il servizio dovrebbe essere aggiudicato all’operatore/agli operatori in grado di praticare il prezzo più basso e la differenza tra tale prezzo e quello scelto dal regolatore per garantire il diritto alla mobilità potrebbe essere colmata finanziando direttamente i beneficiari (pendolari e residenti) con voucher o sgravi fiscali – prosegue L'Autorità -. In questo modo i prezzi rifletterebbero i costi delle imprese, permettendo loro di farsi concorrenza su tutte le tipologie di utenti, compresi residenti e pendolari. Verrebbe inoltre così eliminata la possibilità che i sussidi vengano utilizzati per finanziare altri servizi di trasporto forniti in concorrenza o, viceversa, che siano gli utenti dei servizi di mercato a pagare oltre il necessario per finanziare la parte non profittevole del servizio universale.
Nel corso del processo di privatizzazione del gruppo Tirrenia – si legge ancora nella segnalazione – sarebbe in ogni caso necessario che le compensazioni forfetarie legate agli oneri di servizi pubblico riconosciute a Caremar, società che opera sulle rotte dei due Golfi, siano ancorate a parametri obiettivi e prestabiliti, predisposti in modo da orientare le compensazioni ai costi effettivi.
Un generale ripensamento dell’assetto regolamentare dei servizi di trasporto marittimo nei due Golfi campani, volto a eliminare le distorsioni derivanti dalla sovrapposizione della regolazione nazionale del gruppo pubblico e quella regionale degli operatori privati, è, infatti, secondo l’Antitrust, tanto più necessario proprio in vista della privatizzazione di Tirrenia e delle sue controllate regionali. Per tale dismissione la cessione dell’intero capitale sociale a uno o più operatori privati, individuati con procedure ad evidenza pubblica, appare la modalità maggiormente compatibile con i principi di tutela della concorrenza.Manu Mich. – clickmobility.it