l'Anav sottolinea che “La disposizione riporta il settore indietro di oltre dieci anni, reintroducendo la facoltà dell'affidamento in house senza neanche le cautele previste dall'articolo 23-bis della legge 6 agosto 2008, n. 133 e consentendo agli affidatari in house di sfruttare la propria rendita di posizione in mercati protetti per aggiudicarsi le gare effettuate nelle regioni che si sono aperte alla concorrenza”
Dopo L'approvazione della Camera il disegno di legge su "Disposizioni per lo sviluppo e L'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia" è stato riassegnato al Senato.
Il testo non ha subito modifiche in merito L'art. 61 concernente 'Ulteriori disposizioni in materia di trasporto pubblico locale' lasciando inalterate le norme ipotizzate per L'affidamento dei servizi di tpl.
Gli emendamenti presentati L'articolo sono stati respinti, conformemente al parere stilato dalla Commissione referente e dal Governo, quindi il "61" cita:
"Al fine di armonizzare il processo di liberalizzazione e di concorrenza nel settore del trasporto pubblico regionale e locale con le norme comunitarie, le autorita` competenti all’aggiudicazione di contratti di servizio, anche in deroga alla disciplina di settore possono avvalersi delle previsioni di cui all’articolo 5, paragrafi 2, 4, 5 e 6, e all’articolo 8, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1370/ 2007 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2007. Alle societa` che, in Italia o all’estero, risultino aggiudicatarie di contratti di servizio ai sensi delle previsioni del predetto regolamento (CE) n. 1370/2007 non si applica l’esclusione di cui all’articolo 18, comma 2, lettera a), del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422".
"La disposizione – spiegano in Anav – riporta il settore indietro di oltre dieci anni, reintroducendo la facoltà delL'affidamento in house senza neanche le cautele previste dL'articolo 23-bis della legge 6 agosto 2008, n. 133 e consentendo agli affidatari in house di sfruttare la propria rendita di posizione in mercati protetti per aggiudicarsi le gare effettuate nelle regioni che si sono aperte alla concorrenza. L'emendamento proposto dL'associazione, teso ad attutire queste conseguenze paradossali, non ha trovato purtroppo accoglimento, tuttavia i suoi contenuti sostanziali sono stati proposti L'interno di un ordine del giorno, presentato dalla maggioranza ed accettato dal Governo, che impegna il Governo stesso a prevedere L'opportunità di inserire in un prossimo provvedimento legislativo una disposizione volta a stabilire che:
a) in caso di affidamento diretto di servizi di trasporto pubblico locale, le autorità competenti devono contestualmente aggiudicare tramite procedura ad evidenza pubblica almeno il 10% dei servizi oggetto delL'affidamento, a soggetti diversi;
b) alle società aggiudicatarie di contratti di servizio mediante affidamento diretto è fatto divieto di partecipare a procedure di gara per la fornitura di servizi di trasporto pubblico locale organizzate in ambiti territoriali diversi da quelli in cui esse operano". Manu Mich. – clickmobility.it