"Basterebbe incrementare le tariffe dei treni pendolari di un centesimo di euro per passeggero-kilometro per ottenere un miliardo da destinare a nuovi investimenti dedicati". E’ L'idea lanciata da Mauro Moretti, ad del Gruppo Ferrovie dello Stato, alle Regioni per creare una leva di investimenti per il trasporto ferroviario dei pendolari.

Moretti, intervenendo ieri a Roma alla presentazione del rapporto di Legambiente "Pendolaria 2009", ha specificato che "dobbiamo cominciare a pensare che occorre un contributo maggiore anche da parte di chi usa il treno. I soldi non piovono dal cielo, nè lo Stato può metterne di più". "Confrontando i nostri prezzi con quelli in giro per il mondo, la gente dovrebbe essere tranquilla e contenta – ha chiarito il top manager delle FS – Non chiediamo soldi in più per gli stipendi. I centesimi in più potrebbero essere trasferiti su un fondo per gli investimenti, per avere risorse per nuovi treni".

L'amministratore delegato delle FS ha inoltre ricordato che le FS hanno investito 2 miliardi di euro in nuovi treni e che questi fondi sono stati reperiti grazie a un contributo statale di 500 milioni e ai Contratti di servizio con le Regioni che hanno fatto entrare nelle casse delL'azienda un miliardo e mezzo di euro.

Dal rapporto di Legambiante "Pendolaria 2009" è anche emerso che, per metà delle Regioni italiane, il trasporto ferroviario dei pendolari vale lo 0,1% del bilancio, mentre il 67% delle risorse statali è destinato alle strade. In particolare, per quest'anno, la Campania risulta essere la Regione che ha speso di più, in termini di percentuale degli stanziamenti sul bilancio regionale, con una quota delL'1,52%, mentre al Veneto va la "maglia nera", con lo 0,04% di quota. Per Legambiente, proprio questo dato sugli investimenti spiegherebbe perché in Campania questa politica paghi: dal 2000, infatti, il numero dei passeggeri è aumentato del 40%, togliendo traffico dalle strade e facendo quindi migliorare anche i dati sull’inquinamento. Manu Mich. – clickmobility.it