La delibera diverrà operativa dopo l'approvazione del Consiglio comunale e riguarderà Ama Spa, Atac Spa, Roma Servizi per la Mobilità Srl, Roma Patrimonio Srl, Roma Metropolitane Srl, Risorse per Roma Spa, Roma Entrate Spa, ZE'tema Progetto cultura Srl e Servizi Azionista Srl.
Procede il piano di riorganizzazione del cosiddetto "Gruppo Comune di Roma", L'insieme delle società controllate o partecipate dal Campidoglio. La Giunta capitolina ha approvato ieri, su proposta delL'assessore al Bilancio Maurizio Leo, la delibera sulla nuova "corporate governance".
La delibera riguarda, in particolare, L'introduzione di nuove regole di gestione e controllo per le cosiddette società in house, cioè le società partecipate al 100% dal Comune di Roma che gestiscono servizi pubblici locali o alle quali vengono affidati servizi per la stessa amministrazione (le cosiddette "società strumentali"). Per intendersi, tra le nove società in house del Comune vi sono L'Atac che gestisce i trasporti locali, L'Ama che si occupa delL'ambiente e della raccolta dei rifiuti, Roma Metropolitane a cui fanno capo i lavori per le nuove linee di trasporto su ferro, Zetema che si occupa di cultura. Come sottolinea una nota del Campidoglio "L'obiettivo è di mettere sotto controllo spese, assunzioni e livello di indebitamento, oltre che quello di migliorare L'efficienza delle aziende e dei servizi ai cittadini, senza intaccare gli attuali livelli occupazionali". E' questo il primo passaggio verso L'approvazione del piano di riordino del cosiddetto "Gruppo Comune di Roma" varato il 16 dicembre scorso.
Il nuovo sistema di governo delle società comunali si fonda su una serie di strumenti giuridici volti a consentire il cosiddetto 'controllo analogo' delle società da parte del Comune di Roma, vale a dire un livello di controllo simile a quello esercitato normalmente dL'amministrazione nei confronti delle proprie strutture e uffici.
Inoltre, con la delibera é data attuazione alla funzione di direzione e coordinamento prevista dal codice civile per i gruppi societari.
In questo modo il Comune di Roma viene ad assumere, nei confronti delle società in house partecipate al 100%, nuovi poteri di indirizzo e controllo, che combinano quelli previsti dalla legislazione sugli enti locali (controllo analogo) con quelli previsti dal codice civile per i gruppi societari.
Dopo la delibera L'attuazione del Piano Leo proseguirà con il varo di altri tre provvedimenti, attraverso cui si procederà alla revisione dei contratti di servizio e di appalto nei rapporti tra le società e il Comune; al riassetto generale del pacchetto di partecipazioni detenute dL'amministrazione; alla costituzione di una società capogruppo (holding), cui saranno conferite le varie partecipazioni azionarie del Gruppo Comune di Roma. Il progetto di riassetto societario sarà esaminato insieme con le organizzazioni sindacali e con i rappresentanti delle categorie economiche, come già concordato con le parti sociali in sede di confronto sul Documento di Programmazione Finanziaria 2010-2012.
Tra le novità in materia di 'corporate governance' contenute nel pacchetto di misure approvato ieri figura L'introduzione della figura del 'dirigente preposto' alla redazione dei documenti contabili societari (controllo concomitante). Il dirigente preposto sara' nominato dai rispettivi consigli di amministrazione d'intesa con il Comune di Roma e dovrà, tra L'altro, predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione dei bilanci e ogni altra comunicazione di carattere finanziario nonché attestare la conformità dei documenti finanziari approvati alle procedure previste, secondo modelli normalmente utilizzati dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob) nei settori di mercato sottoposti al suo controllo.
La delibera sulla 'corporate governance' contiene, infine, una serie di misure dirette al contenimento dei costi posti a carico delle società. Per quelle in house di tipo strumentale sarà prevista L'introduzione di un amministratore unico in luogo del Consiglio di amministrazione oppure un Cda formato al massimo da 3 componenti. Viene, inoltre, prevista L'eliminazione delle cariche di vicepresidente e il divieto di costituire comitati particolari L'interno dei Cda.
Manu Mich. – clickmobility.it