Chisso: “La bigliettazione unica non è più un obiettivo teorico e sperimentale ma una possibilità pratica che potrà ampliarsi a tutto il tpl, sia su gomma sia su ferro, e ad altri tipi di servizi pubblici. La prospettiva è tanto più importante alla vigilia dell'attivazione del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale”
Il sistema veneto di “bigliettazione unica” ha superato la prova tecnica di “interoperabilità”.
Entrando nel merito ha dimostrato di essere in grado di funzionare, facendo interagire e dialogare tra loro, tre forme diverse di bigliettazione elettronica realizzate da differenti System Integrator (quelle delle società del trasporto pubblico di Venezia ACTV, Verona ATV e del Veneto Orientale ATVO), garantendo per la prima volta in Italia la piena compatibilità rispetto alle operazioni di carica, ricarica, validazione, estensione di vari tipi di titoli simulando un sistema tariffario comune.
“Questo significa che la bigliettazione unica non è più un obiettivo teorico e sperimentale ma una possibilità pratica – ha sottolineato l’assessore regionale alle politiche della mobilità Renato Chisso – che potrà ampliarsi a tutto il trasporto pubblico locale, sia su gomma sia su ferro, e ad altri tipi di servizi pubblici. La prospettiva è tanto più importante alla vigilia della attivazione del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, basato su treni cadenzati garantiti dalla progressiva entrata in vigore di nuovi convogli completi, dove i collegamenti principali saranno costituti dal treno mentre spetterà alla gomma collegare il territorio alle stazioni”.
La dimostrazione tecnica di interoperabilità è stata svolta dalla Regione, a Venezia nella sede dell’ACTV, alla presenza della commissione tecnica della Regione, che ha preannunciato il “via libera” al finanziamento all’ACTV del 30 per cento del contributo regionale (1,8 milioni di euro) condizionato alla riuscita dell’interoperabilità.
Per la sperimentazione la Regione aveva infatti messo a disposizione delle aziende di trasporto pubblico locale circa 17 milioni 217 mila euro, stanziamento che ha attivato progetti per quasi 39 milioni. La prova, che ha simulato un ipotetico viaggio tra province e aziende di trasporto diverse, ha permesso di superare positivamente tre step strategici:
– verificare che le chiavi di sicurezza consentano la lettura di differenti tessere su differenti validatori; – istituire di un sistema tariffario comune (per ora simulato);
– verificare che la raccolta delle timbrature permetta la suddivisione degli incassi tra le società (non solo del trasporto) del territorio.Manu Mich. – clickmobility.it