Cresce il ruolo dell’Agenzia nella pianificazione della mobilità pubblica modeneseApprovati anche il documento di indirizzo politico programmatico per la qualificazione della mobilità e del tpl del bacino modenese e il nuovo accordo di funzione tra gli Enti locali della Provincia e l’Agenzia
Maurizio Maletti è il nuovo amministratore unico dell’Agenzia per la mobilità di Modena. L'ha stabilito L'unanimità L'assemblea dei soci di aMo costituita dalla quasi totalità delle quote (95%) e riunita ieri in seduta straordinaria presso la sede della Provincia di Modena per completare il percorso di autoriforma dell’Agenzia, previsto dalla legge regionale 10 del 2008.
Maletti prende il posto del presidente uscente Nerino Gallerani e dei due consiglieri Enrico Corsini e Simone Fari. In quest'occasione i rappresentanti degli Enti soci hanno voluto sottolineare L'importanza del lavoro svolto con competenza e passione dal presidente Gallerani nel corso dei suoi due mandati: lavoro che ha consentito ad aMo di affermarsi nel ruolo centrale che oggi le viene riconosciuto dai soci stessi per tutto ciò che riguarda la mobilità pubblica del bacino modenese.
Il nuovo amministratore, già vicepresidente della Provincia di Modena nella precedente legislatura, si è occupato in particolare della stesura e delL'approvazione del Piano Territoriale di Coordinamento, che ha tra gli obiettivi quello di pianificare la mobilità provinciale in tutti i suoi aspetti, compreso il trasporto collettivo.
Nell’ambito dell’assemblea sono stati approvati, oltre al nuovo statuto, il documento di indirizzo politico programmatico per la qualificazione della mobilità e del tpl del bacino modenese e il nuovo accordo di funzione tra gli Enti locali della Provincia di Modena e l’Agenzia, valido per i prossimi 5 anni. Attraverso questi atti, contenuti in una delibera già approvata nelle scorse settimane dagli Enti locali soci, viene riaffermato il ruolo centrale di aMo nella pianificazione della mobilità pubblica del bacino modenese e vengono definite le priorità e gli obiettivi futuri della gestione dell’Agenzia, anche attraverso un’estensione delle sue funzioni.
In particolare nel “Documento di indirizzo politico programmatico” viene sottolineata la necessità di perseguire più elevati livelli di sostenibilità del sistema di mobilità, disincentivando prima di tutto il trasporto privato a vantaggio di quello pubblico, e rendendo quest’ultimo più efficiente ed “attraente” per gli utenti.
Quest’obiettivo va raggiunto a partire dalla stretta collaborazione tra gli Enti locali, a tutti i livelli, e i soggetti preposti al governo della mobilità pubblica, come aMo: “Il Piano di ristrutturazione del tpl del bacino modenese messo a punto da aMo rappresenta uno dei riferimenti più importanti ed innovativi per il settore a livello locale – si legge nel documento – e va considerato come un punto di partenza per coordinare, ad esempio, le politiche insediative con il sistema dei trasporti pubblici. (…).
Va confermato il ruolo di aMo come strumento degli Enti locali per il governo associato della mobilità pubblica, non “strumento di gestione di servizi”, ma di “gestione associata di funzioni” di competenza degli Enti locali. (…) si ritiene utile confermare la validità dell’attuale modello di Agenzia (…) con il compito di migliorare le funzioni esistenti, come la progettazione dei servizi e l’affidamento degli stessi tramite gara, oltre alla gestione del Contratto con il Gestore, ed eventualmente affidando ad essa altre funzioni di competenza degli Enti locali”.
Proprio le nuove funzioni da affidare all’Agenzia sono al centro dell’accordo tra gli Enti locali e l’Agenzia approvato dai soci assieme allo statuto.
Le ulteriori attività affidate ad aMo sono:
– “tenuta del registro regionale delle imprese esercenti attività trasporto passeggeri non di linea e rilascio autorizzazioni”;
– “Progettazione, organizzazione e gestione delle procedure di gara e controllo dei servizi di trasporto scolastico delle scuole dell’obbligo”;
– “progettazione, organizzazione e monitoraggio delle azioni di mobility management a livello terriotoriale”;
– “progettazione e/o supporto alla progettazione di infrastrutture funzionali al trasporto pubblico locale” e “sviluppo di singoli progetti di mobilità sostenibile”.
Agenzia ed Enti locali si impegnano poi a collaborare strettamente per la realizzazione di tutti i progetti inerenti il tpl e più in generale la mobilità pubblica e sostenibile che portino, nel tempo, all’abbandono del mezzo privato; tra questi, lo studio di politiche urbanistiche mirate ad uno sviluppo degli insediamenti più razionale rispetto alla rete di trasporto pubblico esistente. Manu Mich. – clickmobility.it