Genitori Antismog, WWF e Italia Nostra escono vincenti: ingiustificate le esenzioni disposte dall'amministrazione comunale

Milano. Ecopass: il Tar cancella le deroghe, passa la tesi del ricorso contro il Comune

Milano. Ecopass: il Tar cancella le deroghe, passa la tesi del ricorso contro il Comune

Comitato: “La sentenza rappresenta un importantissimo precedente di richiamo alle amministrazioni pubbliche affinché definiscano le misure antinquinamento in modo coerente rispetto ai dati scientifici, soppesando gli effetti combinati degli inquinanti e dei loro fattori di produzione, tenendo conto delle ricadute di mercato che esse inducono”

Il Tar Lombardia annulla la delibera sui filtri antiparticolato.
Il Tribunale amministrativo ha rigettato, su istanza di Genitori Antismog, Wwf e Italia Nostra tutte le eccezioni del Comune di Milano ed ha annullato la delibera sui filtri antiparticolato.
La vicenda Ecopass si arricchisce di un nuovo passaggio.

“A maggio il Comune infatti aveva revocato la deroga da Ecopass per Euro 4 diesel senza filtro antiparticolato per evitare un provvedimento sfavorevole da parte dei giudici del TAR Lombardia, davanti al quale pendeva il nostro ricorso – sottolineano i responsabili del comitato -.
Rimaneva l’impugnazione riguardante i filtri antiparticolato post–vendita che, installati su veicoli già in circolazione, garantivano automaticamente l’esenzione da Ecopass, nonostante l’efficacia degli stessi sia molto diversa e non  incida o quasi sugli inquinanti distinti dal particolato”.

La sentenza 2995/2010 del Tar ha posto un nuovo paletto respingendo tutte le eccezioni del Comune di Milano ed annullando la delibera sui filtri sottolineando che “non risulta congruamente motivata”, in quanto “non tutti i filtri garantiscono lo stesso livello di abbattimento dell’inquinamento da particolato ed anche la stessa tipologia di filtro garantisce riduzioni differenti a seconda della classe Euro del veicolo sulla quale è installata”.

Il Tar mette in chiaro che i filtri, diversamente da come invece avviene con il sistema di classificazione dei veicoli (Euro 1, 2, ecc.), “garantiscono l’abbattimento solo dell’inquinamento da particolato", sicché "l’esenzione generalizzata dal pagamento della tariffa Ecopass per tutti i veicoli che hanno installato un qualsivoglia filtro antiparticolato determina (…) una irragionevole equiparazione (…) in aperta contraddizione con i principi di proporzionalità e del “chi inquina paga”, che impongono di addossare gli eventuali costi del sistema in modo proporzionale all’incidenza negativa che ogni soggetto esercita sull’ambiente complessivo”.

Il TAR ha poi sottolineato – spiegano i responsabili del comitato – “che anche ove si trattasse di un numero limitato di veicoli (…), l’eventuale abbattimento dell’inquinamento prodotto dagli stessi, pure se in misura ridotta, contribuirebbe al miglioramento delle condizioni di salubrità dell’ambiente. Essendo l’inquinamento, anche quello atmosferico, provocato da una serie convergente di fattori, l’eliminazione di uno di questi, oltre a ridurre in valore assoluto lo stesso, potrebbe anche incidere in misura più ampia, agendo sulla parte di inquinamento determinato da una combinazione di più elementi (come lo smog), con la conseguenza di garantire un beneficio maggiore rispetto a quello riferibile alla sua incidenza diretta e al suo valore assoluto”.  

“Il perseguimento di obiettivi in materia di politica ambientale è legato anche all’adozione di comportamenti virtuosi da parte dei cittadini, che debbono essere indirizzati dalle politiche pubbliche verso condotte ecocompatibili – segnalano Genitori Antismog, WWF e Italia Nostra -".

L'esenzione dalla tariffa Ecopass "legata alla sola installazione del filtro antiparticolato, indipendentemente dal suo impatto sull’ambiente, potrebbe indurre” ad una corsa all’installazione dei filtri  “con un aumento progressivo e consistente, in un futuro più o meno prossimo, del numero di veicoli appartenenti a questa categoria e conseguentemente del loro eventuale impatto inquinante sul sistema complessivo”.

“La sentenza del TAR – tengono a sottolineare Genitori Antismog, WWF e Italia Nostra – rappresenta un importantissimo precedente di richiamo alle amministrazioni pubbliche affinché definiscano le misure antinquinamento in modo coerente rispetto ai dati scientifici, soppesando tutti  gli effetti combinati degli inquinanti e dei loro fattori di produzione, tenendo altresì  conto delle ricadute di mercato che esse inducono. Insomma, se le cose si fanno (e si possono fare!), che si facciano bene!”.Manu Mich. – clickmobility.it

Left Menu Icon