Venerdì 30 costituzione della società e conferimento delle partecipazioni azionarie detenute da tre province e quattro comuni. A settembre avvio del processo di fusione, nel 2011 scelta del socio industriale privato
A fine luglio il panorama del tpl si arricchisce della nascita ufficiale di 'Start Romagna Spa', holding del trasporto romagnolo.
Il progetto di riunire il trasporto pubblico locale di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini in un'unica azienda a valenza romagnola è ormai pronto ed è stato illustrato ieri nella sala del Consiglio Comunale del Comune di Cesena.
Con la costituzione della società e il conferimento delle partecipazioni azionarie detenute dai sette enti pubblici di riferimento, ovvero le tre Province e i quattro Comuni, la nuova realtà aggregerà Atm di Ravenna, Avm di Forlì-Cesena (ex Atr) e Tram di Rimini. In fatto di numeri la holding opererà in un bacino che conta circa un milione di persone, con un fatturato consolidato di 77,2 milioni di euro (dato 2009), di cui oltre 20 milioni frutto dei ricavi da traffico, sommando il capitale sociale di Start Romagna di 25 milioni di euro, i soci di Avm (bacino di Forlì-Cesena) che porteranno in dote 10.250.000 euro, cioè il 41%, i soci ravennati di Atm 7.250.000 euro per una quota del 29% e quelli riminesi di Tram Servizio con 7,5 milioni di euro per il rimanente 30%.
Seconda tappa sarà quella di settembre con il via alla fusione vera e propria delle realtà trasportistiche.
I dati presentati ieri sono parte integrante di un documento elaborato dallo Studio Boldrini che mette nero su bianco cifre quali un patrimonio netto complessivo superiore a 26 milioni di euro, un numero di dipendenti che va oltre le novecento presenze, un parco mezzi di oltre 700 unità che si muoverà su circa 4.770 chilometri quadrati.
L'assessore regionale ai Trasporti Alfredo Peri ieri ha parlato di «svolta storica», perché si passa ad una «dimensione industriale del servizio, per renderlo sempre più di qualità. Spero che questo progetto faccia scuola nel resto della Regione e del Paese».
Un futuro importante anche grazie L'ingresso entro il primo semestre del 2011 del socio industriale attraverso un aumento di capitale riservato, che può aggirarsi attorno ai venti milioni di euro.
"Non ricerchiamo un finanziatore, ma un partner che operi già nel settore e che possa portare capitali e know how per sviluppare i servizi del Tpl" – ha spiegato Sergio Amadori (presidente di Tram Servizi) -.
Grazie alle nuove risorse la Start potrebbe acquistare i mezzi per il Trc (Trasporto rapido costiero), la sostituzione del parco veicolare autofiloviario
più vecchio oggi in circolazione e il rinnovo dei traghetti utilizzati nel bacino di Ravenna.
Un rafforzamento utile anche in vista delle gare per L'affidamento del servizio.Manu Mich. – clickmobility.it