Siim Kallas: “Ogni giorno sulle strade europee muoiono cento persone. Dal 2001 abbiamo fatto progressi riuscendo a salvare quasi 80mila vite, ma il numero di morti e feriti è ancora inaccettabile. Vogliamo dimezzare il numero di vittime entro il 2020”
La Commissione europea ha adottato i giorni scorsi dei piani ambiziosi per dimezzare, nei prossimi 10 anni, il numero di vittime sulle strade europee. Le iniziative proposte nelL'ambito degli orientamenti 2011-2020 per la sicurezza stradale vanno da norme più rigorose in materia di sicurezza dei veicoli al miglioramento delL'educazione degli utenti della strada, fino ad una più severa applicazione del codice della strada. La Commissione opererà in stretta collaborazione con gli Stati membri per attuare il programma.
"Ogni giorno sulle strade europee muoiono cento persone. Dal 2001 abbiamo fatto dei progressi e siamo riusciti a salvare quasi 80 000 vite, ma il numero di morti e di feriti è ancora inaccettabile – ha spiegato Siim Kallas, vicepresidente della Commissione e responsabile per i trasporti -. Vogliamo dimezzare il numero di vittime entro il 2020 e per raggiungere questo obiettivo ci interesseremo al tipo di auto guidate così come alle condizioni e alle modalità di guida".
Il piano d'azione per la sicurezza stradale 2011-2020 prevede un insieme di iniziative incentrate sui miglioramenti che possono essere apportati ai veicoli, alle infrastrutture e ai comportamenti dei conducenti.
Gli obiettivi strategici sono sette:
– maggiori misure di sicurezza per i mezzi pesanti e le automobili
– strade più sicure
– messa a punto di veicoli intelligenti
– rafforzamento della formazione e del sistema di rilascio delle patenti
– maggiore controllo delL'attuazione delle norme
– azioni mirate per i feriti
– maggiore attenzione ai motociclisti.
Secondo un sondaggio pubblicato dalla Commissione europea, i cittadini chiedono agli Stati membri di potenziare i loro sforzi per migliorare la sicurezza stradale. Nove europei su dieci (94%) considerano la guida in stato di ebrezza il principale problema relativo alla sicurezza stradale, mentre otto su dieci (78%) credono che questo sia costituito, invece, dalla velocità.
In base a quanto detto dalla maggior parte dei soggetti interpellati (52%), il miglioramento delle infrastrutture stradali dovrebbe essere la prima o seconda priorità degli Stati membri. Il 42% ritiene, invece, che sia meglio concentrarsi su un’applicazione più severa delle leggi sul traffico e il 36% propende per un sanzionamento uguale per tutti i conducenti colpevoli di violazione del codice, siano essi residenti o in transito. Il sondaggio Eurobarometro è stato commissionato dalla Commissione nell’ambito della campagna volta a ridurre il numero di vittime di incidenti stradali mortali in tutta L'UE. I suoi risultati vengono pubblicati oggi, insieme ai nuovi piani per incrementare la sicurezza stradale.
“Questi dati ci fanno capire che gli europei considerano la sicurezza stradale una questione importante. Sebbene negli anni passati si siano già raggiunti traguardi notevoli, siamo d'accordo con i cittadini nel dire che si possa e si debba fare molto di più – sottolinea Siim Kallas -. Ogni morte sulla strada è una morte di troppo. Ecco perché i nostri sforzi sono tutti volti a un ulteriore miglioramento della sicurezza stradale".
Il sondaggio Eurobarometro sulla sicurezza stradale è stato condotto tra più di 25 000 persone a partire dai 15 anni, provenienti da tutti gli Stati membri. Ciò costituisce un campione rappresentativo dei cittadini dell’UE e i risultati statistici sono stati ponderati per correggere le discrepanze demografiche note.
La Commissione ha richiesto il sondaggio per:
– farsi un’idea più specifica di quali sono, secondo i cittadini dell’UE, i problemi principali relativi alla sicurezza stradale
– capire in quali aree i cittadini dell’UE preferirebbero un intervento maggiore da parte dei governi nazionali
– stabilire le aree alle quali i cittadini delL'UE vorrebbero che i governi dessero la priorità.
Il sondaggio rientra nella campagna della Commissione volta a dimezzare il numero di vittime di incidenti mortali sulle strade d’Europa. Manu Mich. – clickmobility.it