Lo sciopero è stato indetto da due organizzazioni sindacali contro il licenziamento di 800 lavoratori, addetti alla vendita dei biglietti Annunciato dal sindaco piano di emergenza che prevede 100 autobus extra, vari taxi e più viaggi dei battelli sul Tamigi
E' scattata ieri nel pomeriggio la protesta che coinvolge la metropolitana londinese.
Ventiquattro ore di servizio a singhiozzo indetto da due organizzazioni sindacali che, hanno deciso di incrociare le braccia per protestare contro il licenziamento di 800 lavoratori, addetti alla vendita dei biglietti e “far sentire la propria voce sull’inadeguato numero degli effettivi per la sicurezza a nome di tutti i londinesi”.
I londinesi sono impegnati nelL'inventarsi un'alternativa di trasporto: taxi, bicicletta, monopattino o barca, ma la situazione si presenta difficile con servizi cancellati o ritardati su tutte le linee ad eccezione della 'Northern Line'.
Milioni di passeggeri stanno infatti subendo gravi disagi.
Un portavoce della 'Transport for London' (Tfl) ha assicurato la fornitura del 50% dei servizi su alcune linee e il 25% su altre. Tuttavia impossibile sapere quali sono le linee più colpite, e pertanto, ha detto il portavoce, la situazione verrà aggiornata di ora in ora.
Dopo queste prime 24 ore i pendolari e i turisti dovranno mettere in conto altri 3 giorni neri per i trasporti nella capitale britannica: 3 ottobre, 2 novembre, 28 novembre.
Gravi le critiche mosse dal sindaco di Londra Boris Johnson contro le organizzazioni sindacali che hanno promosso lo sciopero, affermando che si tratta di un'iniziativa motivata politicamente.
Per i pendolari che devono trovare un mezzo alternativo per spostarsi è in atto un piano di piano di emergenza, che prevede 100 autobus extra, vari taxi e più viaggi dei battelli sul Tamigi. Ad aiutare le persone in difficoltà ci sono volontari che forniranno mappe e utili informazioni.Manu Mich. – clickmobility.it