Nuove regole sul fronte della fiscalità di regioni e province

Roma. Il Cdm approva maxi emendamento sul federalismo fiscale

Roma. Il Cdm approva maxi emendamento sul federalismo fiscale

Introdotto il fondo di solidarietà finanziato dall’Iva per sanità, istruzione, sociale e trasporto pubblico localeErrani: “Avevamo deciso col Governo di aprire dei tavoli sul trasporto pubblico locale e sulla manovra, ora bisogna accelerare”

Il maxi decreto sul federalismo fiscale approvato ieri dal Consiglio dei ministri introduce nuove regole sul fronte della fiscalità di regioni e province.
Fra le principali novità prevista la creazione, a partire dal 2014, di "un fondo perequativo alimentato dal gettito prodotto da una compartecipazione al gettito dell’IVA determinata in modo tale da garantire in ogni regione il finanziamento integrale delle spese" per sanità, istruzione, assistenza sociale e trasporto pubblico locale.

Nel primo anno di funzionamento del fondo perequativo "le suddette spese sono computate anche in base ai valori di spesa storica; nei successivi quattro anni devono gradualmente convergere verso i costi standard".

Le modalità della convergenza sono stabilite con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per i rapporti con le Regioni, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato Regioni.

Nel decreto sul federalismo fiscale approvato dal Consiglio dei Ministri "ci sono dei passi in avanti anche se restano irrisolte due questioni che sotto il profilo della sostanza sono molto importanti: cioe' quella dei livelli essenziali di assistenza (Lea), dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep) e del rapporto con la manovra".
A spiegarlo il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani.

“Altro punto riguarda il rapporto con la manovra – sottolinea Errani -. Nel corso dell’incontro con il governo tre giorni fa abbiamo deciso di aprire due tavoli sulla manovra: uno sui suoi effetti e l’altro sul trasporto pubblico locale. L’apertura di questi due tavoli è un fatto positivo. Ma vogliamo che sia chiaro che l’incrocio manovra-federalismo fiscale è decisivo. Dobbiamo sapere quale sia la ricaduta della manovra sul federalismo fiscale, qual è il punto di riferimento a partire dal 2011-12-13 delle risorse che poi verranno fiscalizzate. Possiamo fare un decreto perfetto dal punto di vista della funzionalità, ma se i trasferimenti non vengono più finanziati è chiaro che il decreto non funziona”.

Manu Mich. – clickmobility.it

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