Tagli ai servizi, peggioramento della qualità sia per igiene che per condizioni di viaggio, rincari dei biglietti fra il 15 e il 35%, con ricadute da 80 a 380 euro per i pendolari che utilizzano il servizio ferroviario per recarsi a scuola o al lavoro: sono le previsioni di Adusbef, Federconsumatori e Movimento Consumatori sul versante trasporti.

"La situazione che si prospetta nel settore del trasporto pubblico locale conferma ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, le pesanti ricadute per i cittadini e L'iniquità della manovra finanziaria del Governo – commentano le associazioni -".

Le previsioni sulle conseguenze dei tagli derivano, spiegano le associazioni, dagli incontri che si sono svolti con diversi assessorati regionali: "Segnali che, se confermati, non solo determinerebbero gravi ripercussioni per i passeggeri, in particolar modo i pendolari, ma anche sulL'ambiente, dal momento che molti, a queste condizioni, sarebbero portati a preferire il servizio privato a quello pubblico. Ovviamente, anche al fianco delle associazioni e dei comitati dei pendolari in tutta Italia, contrasteremo tali operazioni in ogni sede, sia a livello nazionale che territoriale, per fare in modo che non siano, ancora una volta, i cittadini a pagare le conseguenze delle manovre sbagliate messe in atto da questo Governo".

Manu Mich. – clickmobility.it