L'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale ha presentato ieri, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, alla presenza del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e del presidente delL' Assemblea Capitolina, Marco Pomarici, la relazione sullo stato dei servizi pubblici locali e sulL'attività svolta nelL'anno 2010.

La relazione costituisce il principale strumento di ricognizione e analisi delle condizioni di svolgimento dei servizi pubblici locali e rappresenta inoltre il mezzo con cui L'Agenzia, che opera in piena autonomia, rende conto L'Assemblea Capitolina delL'attività svolta.

Per il trasporto pubblico, la metropolitana è quella che riscuote il gradimento maggiore. Il voto medio è pari a 6,6 e in aumento rispetto al 2007 (quando il voto era insufficiente).

Una promozione interessante quindi per la metropolitana e grande soddisfazione per L'assessore alle Politiche della Mobilità di Roma Capitale, Sergio Marchi.

"I dati pubblicati dL'Agenzia per il controllo della qualità dei servizi pubblici locali sul tpl della città di Roma, indicano un trend positivo di gradimento da parte dei cittadini, soprattutto per quel che riguarda le metropolitane. In questo comparto viene registrata una soddisfazione generale degli utenti pari al 6,6 – spiega L'assessore – un valore oggi finalmente in linea con le maggiori capitali europee. Un risultato che è stato possibile grazie L'implementazione delle corse e alla climatizzazione dei treni sulla linea B " «In superficie – sottolinea ancora Sergio Marchi – il rapporto 2010 registra un progressivo miglioramento, anche se leggero, a testimonianza di come L'Amministrazione stia lavorando nella giusta direzione per rispondere alle esigenze degli utenti".

La crisi economica – si legge nella relazione al capitolo mobilità – non ha scalfito la preponderanza dell’autovettura privata nel traffico urbano – né a Roma né a livello nazionale. Se è vero che l’uso del trasporto pubblico locale è maggiore a Roma e l’uso dell’autoveicolo è minore, tuttavia il confronto deve tener conto della maggior quantità di flussi degli spostamenti comunali a Roma (96%), rispetto a quelli intercomunali dell’Italia (66%).

"Purtroppo, non possediamo dati sufficienti per misurare il congestionamento da traffico veicolare, nel tempo e nello spazio – con il suo carico di tempo
perduto, maggior costo di trasporto, maggiore inquinamento, minore produttività della città.

È proprio la mobilità uno dei fenomeni urbani che influenzano di più la qualità della vita. Il recente riordino societario del Tpl romano, con la costituzione di una vera e propria Agenzia per la mobilità, risponde appunto alla necessità di supportare più efficacemente l’Amministrazione nella fase di pianificazione e individuazione degli obiettivi di mobilità".

"I servizi di trasporto – si legge ancora nel documento – sono oggi sottoposti ad un vaglio di qualità percepita dagli utenti ed erogata dalle aziende, ma non al vaglio dell’efficacia sulla congestione del traffico e, in ultima analisi, della soddisfazione dei cittadini, utenti o no. La nuova Agenzia, peraltro, è legata ad un Contratto di Servizio che risulta essere la semplice scomposizione del precedente contratto con Atac, senza aver colto la missione nuova e più ampia derivante dal riordino, quasi a rivelare che non vi è ancora sufficiente consapevolezza intorno alla relazione che vi deve essere tra Tpl e mobilità.

"L’apprezzamento dei romani per il trasporto pubblico locale si distingue nettamente tra la metropolitana, il cui gradimento è superiore alla media dei Spl e per la quale si registra un miglioramento, e il trasporto pubblico di superficie, che presenta soddisfazione bassa e in forte peggioramento.
In parte, questa prestazione si deve all’aumento dei passeggeri sia della metropolitana sia del trasporto di superficie: ma mentre l’offerta della metropolitana è aumentata nell’ultimo anno (2009), l’offerta di bus, tram e ferrovie concesse resta sostanzialmente invariata.
Nelle grandi città, la copertura dei costi del servizio di trasporto pubblico pesa per circa la metà sull’utenza, ma a Roma nel 2007, l’utenza copriva
il 40% dei costi: non ne segue necessariamente un eccesso di sussidio, proprio per le caratteristiche della città e del suo territorio e del resto, la tariffa oraria a Roma è in linea con la media nazionale.

Manca, a Roma, una o più opzioni tariffarie che incentivino l’utilizzo saltuario del Tpl (mancano ad esempio carnet a sconto, presenti nelle altre città)".Manu Mich. – clickmobility.it