Tredicesima Fermata Audimob sulla mobilità

Roma. Il "ferro" nel presente e nel futuro del tpl secondo Isfort

Roma. Il "ferro" nel presente e nel futuro del tpl secondo Isfort

Lo sviluppo del trasporto su rotaia – stabilisce l'indagine –  rappresenta una delle caratteristiche più significative dell’evoluzione della mobilità collettiva nel nostro Paese: nel 2009 è stata in grado di catturare oltre il 44% degli spostamenti con una crescita significativa: +12,6% nei soli ultimi 4 anni

Nella ripartizione della domanda di trasporto pubblico tra le modalità “ferro” e le altre modalità (essenzialmente la “gomma”), la prima tipologia è stata in grado nel 2009 di catturare oltre il 44% degli spostamenti, con una crescita del 12,6% nei soli ultimi quattro anni.
Da questi pochi numeri risulta evidente come lo sviluppo del trasporto su rotaia rappresenti una delle caratteristiche più significative dell’evoluzione della mobilità collettiva nel nostro Paese. Il “ferro” dunque sempre più nel futuro del trasporto pubblico.

A chiarirne i dettagli la 13 Fermata Audimob sulla mobilità di Isfort che titola "il ferro nel presente e nel futuro del trasporto pubblico locale".
Le Fermate propongono elaborazioni mirate sui comportamenti di mobilità degli italiani, a partire dall’ampia base di indagini dell’Osservatorio Audimob di Isfort (oltre 15.000 interviste annue ad un campione rappresentativo della popolazione italiana).
L’idea di Isfort è quella di invitare ad una breve “sosta” di approfondimento per essere più informati e saper leggere meglio gli atteggiamenti, gli stili, le percezioni degli italiani sul mondo della mobilità e dei trasporti.  

In un quadro strutturale di evidente affanno e criticità per il trasporto pubblico c’è una componente del settore in forte espansione, ovvero l’insieme dei vettori ferroviari o a guida vincolata (treno, metropolitana, tram, sistemi a fune…) – si legge nelL'indagine -.
Nella ripartizione della domanda di trasporto pubblico tra le modalità “ferro” e le altre modalità – essenzialmente la “gomma” (autobus, pullman) ma includendo anche quelle residuali per numero di viaggi (nave, traghetto, aereo…) – la prima tipologia è stata in grado nel 2009 di catturare oltre il 44%
degli spostamenti, con una crescita della quota sicuramente significativa: +12,6% nei soli ultimi quattro anni.

Appare quindi chiaro – si legge nello studio – già da questi pochi numeri come lo sviluppo del trasporto su rotaia rappresenti una delle caratteristiche più significative dell’evoluzione della mobilità collettiva nel nostro Paese.

L’ampiezza e la progressione della mobilità ferroviaria sono ancora più vistose in alcune circoscrizioni territoriali e in alcune grandi regioni.
Infatti, nella media delle regioni del Nord-Ovest e del Centro il peso del “ferro” nel trasporto collettivo supera la soglia del 50% degli spostamenti. È invece nelle regioni meridionali dove si osserva la crescita più rilevante: +17,2% che porta il dato 2009 al ragguardevole livello del 39,6%, ancora inferiore tuttavia alla media nazionale.

Guardando ai dati regionali lo studio conferma il primato delle grandi aree del Nord-Ovest e del Centro rispetto ai valori assoluti: la Lombardia è al primo posto con il 61,5% del trasporto pubblico assorbito dalla rotaia, il Lazio al secondo posto con il 56,3%.
E si conferma il primato del Sud quanto a dinamiche. In particolare la Campania, terza regione italiana per peso della rotaia (54,2% nel 2009), ha registrato l’incremento più ampio rispetto al 2005 (+21,3%).Manu Mich. – clikmobility.it

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