Al centro dello sciopero ancora il piano industriale al quale il neo Ad Francois Dernoncourt guarda con determinazione sottolinenando l'urgenza di procedere al più presto con l'attuazione. La situazione economica dell'azienda? “Grave – sentenziano in Ratp -” ma l'obiettivo è di arrivare ad ottenere Un'azienda altamente competitiva
Si profila L'orizzonte un nuovo sciopero per il trasporto pubblico genovese.
I sindacati minacciano di incrociare le braccia martedì 22.
Al centro dello sciopero c'è ancora una volta il piano industriale: per i sindacati la bozza aziendale che prevede di tagliare 2,5 milioni di km per raggiungere il pareggio di bilancio è assurda, i tagli possono oscillare al massimo tra un milione e un milione e mezzo di chilometri, se si dovesse superare questa soglia ci sarebbe un aumento degli esuberi.
"In caso di tagli superiori – ha dichiarato il segretario nazionale della Faisa Cisal Gatto – non solo avremmo un’emorragia di utenti e pesanti ripercussioni sociali, ma subiremmo un ulteriore aumento degli esuberi: dai 400 previsti ad oltre 500 unità".
La scelta dello sciopero arriva dopo L'insediamento del nuovo amministratore di Amt Francois Dernoncourt e le dichiarazioni del nuovo consigliere d'amministrazione di Amt per Ratp Bruno Lombardi “Se a settembre scopriamo che non è possibile riassestare il bilancio dell’azienda, ce ne andiamo”.
Di situazione economica grave ha parlato Francois Dernoncourt, neo amministratore delegato di AMT "E’ possibile che a settembre non saremo capaci di pagare gli stipendi. Questa é la realtà".
Dopo la formalizzazione del passaggio del pacchetto azionario di Transdev a Ratp Dev, Dernoncourt ha fatto il punto sulla situazione dell’azienda.
Il nuovo manager ha sottolineato l’urgenza di procedere al più presto con la completa attuazione del piano aziendale, gia motivo di scontro con le organizzazioni sindacali. E proprio con i sindacati L'amministratore delegato fa sapere di aver avviato una serie di incontri.
"Il dialogo sociale é un valore forte del Gruppo Ratp. Però – ha ribadito Dernoncourt – il piano si deve fare subito, appena possibile”.
Con tutta probabilità già giovedì arriverà a genova una task force di tecnici di Ratp Dev, la maggior parte italiani, che “in un paio di mesi – ha spiegato Bruno Lombardi – approfondirà diversi aspetti dalla manutenzione alla gestione del personale, dagli acquisti al marketing, al controllo di gestione per verificare quanto il piano industriale possa portare ai risultati attesi. Nello stesso tempo, cercheremo di capire se c’é coerenza tra il piano industriale e gli obiettivi prefissati, anche in termini numerici di bilancio, o se ci siano eventuali gap da colmare”.
Obiettivo di Ratp é quello di arrivare al 2014 con un’azienda altamente competitiva. “Genova – ha spiegato Lombardi – é molto attraente dal punto di vista della mobilità e della frequentazione dei mezzi di trasporto pubblici. Tra l’altro ha un’offerta molto complessa e variegata ma anche ben organizzata. Penso che il servizio di Amt sia molto appetibile per altri concorrenti, italiani e stranieri. Per questo dobbiamo fare in modo che, entro quella data, Amt sia competitiva”. Ai genovesi, preoccupati per il paventato taglio del servizio a fronte di un aumento delle tariffe Lombardi ha spiegato che “l’aumento delle tariffe oggettivamente c’e’ stato. Il servizio però non verrà tagliato ma razionalizzato: alcune corse a bassissima frequentazione saranno riviste con un’offerta che sarà diminuita rispetto all’esistente. Ma nessuna zona della città – ha concluso – sarà dimenticata”.Manu Mich. – clickmobility.it