La questione legata al patto di stabilità e l'abrogazione dell'art.67 nel prossimo consiglio regionale

L'Aquila. Tpl: riforma regionale in ritardo

L'Aquila. Tpl: riforma regionale in ritardo

l'assessore Morra nell'incontrare i sindacati ha sottolineato l'impossibilità di mantener fede al 30 aprile quale termine per l’approvazione del documento di programmazione per l’affidamento dei servizi e la formulazione di una proposta di legge sui nuovi assetti delle società di trasporto partecipate

Slitterà di due mesi la riforma regionale del trasporto pubblico locale in Abruzzo.
A darne conferma lo stesso assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra durante il confronto con i sindacati di settore e confederali.

In realtà era sentore comune che la Regione non sarebbe riuscita a rispettare le scadenze ferree previste dalla Legge Finanziaria regionale 2011, contenute in maniera specifica in alcuni articoli (dal 59 al 70) del capitolo attinente gli “Interventi urgenti e indifferibili in materia di trasporto pubblico regionale e locale”.

L'assessore ha preso atto dell’impossibilità di mantenere gli impegni assunti nel termine del 30 aprile per quanto attiene sia l’approvazione del documento di programmazione per l’affidamento dei servizi che la formulazione di una proposta di legge sui nuovi assetti delle società di trasporto partecipate dalla Regione Abruzzo.

Al tavolo con i sindacati sono state affrontate e discusse le diverse ipotesi formulate dalla Regione per l’individuazione dei bacini di traffico da sottoporre eventualmente a gara. La Cgil e la Filt Abruzzo hanno ribadito la convinzione di perseguire l’ipotesi che prevede il bacino unico comprensivo delle aree di competenza di ogni singolo Comune Capoluogo di Provincia.

Il prossimo Consiglio regionale previsto per il 3 maggio 2011, affronterà tra i punti L'ordine del giorno la questione spinosa legata al patto di stabilità e conseguentemente la proposta delL'assessore Morra di procedere L'abrogazione delL'art.67 che, come è noto, aveva suscitato le proteste dei sindacati contrari alle misure di congelamento dei salari dei lavoratori dei trasporti.

In realtà il provvedimento in base agli impegni dello stesso assessore, poteva essere discusso anche nel precedente Consiglio regionale, ma la mancanza di unità d'intenti da parte dellL'intero Consiglio regionale ha di fatto impedito una soluzione più rapida.

"Sembrerebbe – sottolineano Cgil e la Filt Abruzzo – che alcune forze politiche, siano contrarie L'abrogazione tout court delL'art.67, ma gradiscano piuttosto L'eliminazione dal provvedimento della sola parte riguardante il blocco dei salari dei dipendenti, conservando invece tutte le altre misure di contenimento delle spese riservate alle imprese di trasporto".Manu Mich. – clickmobility.it

Left Menu Icon